Movida a Napoli, l'ultima follia: schiaffi ai turisti da una banda ​di ragazzine in scooter

Movida a Napoli, l'ultima follia: schiaffi ai turisti da una banda di ragazzine in scooter
di Gennaro Di Biase
Domenica 17 Ottobre 2021, 22:58 - Ultimo agg. 18 Ottobre, 19:42
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Non si placa la violenza della movida in centro storico, che dai tempi del Covid è diventata il luogo di un’escalation di illegalità, arrampicate, spaccio, abusi e alcol a fiumi per i minorenni. Una violenza cronica, terribile e spesso insensata che invade i Decumani quasi ogni weekend. L’ultima triste moda è quella dello «schiaffo al turista fatto da una baby gang di ragazze in scooter», come denunciato da diversi e importanti gestori del centro storico.

Schiaffi ne sono volati anche nella brutta vicenda capitata nella notte tra venerdì e sabato. Siamo nella stretta via Paladino, alle spalle di piazzetta Nilo, intorno all’una di notte. È qui che a un turista colombiano di 25 anni, che prova a difendere due ragazze napoletane minacciate da due giovani che hanno appena schiacciato i piedi delle malcapitate sotto le ruote della loro auto, viene sbattuta «una sportellata in pieno volto, e poi uno schiaffo». L’episodio riapre gli interrogativi sulla deregulation che, con la complicità della pandemia che aveva chiuso le discoteche e favorito l’affollamento delle piazze urbane più “nascoste”, ha conquistato la movida del cuore di Napoli negli ultimi mesi. Si riaccende la questione della «delocalizzazione» annunciata, per altro, da Gaetano Manfredi.

Il mondo Notte di Fipe Confcommercio, in proposito, strizza l’occhio all’idea e propone il Molo di San Vincenzo, l’ex Nato o il Centro Direzionale come possibili nuove location del divertimento. 

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La violenza di via Paladino è stata denunciata sulla pagina Facebook di una nota associazione del turismo napoletano, «Sii turista della tua città». «Eravamo in uno dei punti di ritrovo più vissuti del centro storico - si legge nel post - quando in questo vicolo stretto, passa un’auto a velocità elevata senza rendersi conto che c’era gente ovunque e che prima di poter passare avrebbe dovuto almeno dare il tempo a noi ragazzi di “azzeccarci sotto il muro”. Purtroppo, questi due ragazzi che guidavano hanno preferito calpestare con le ruote destre i piedi a due ragazze, le quali istintivamente hanno dato un colpo sulla macchina; da qui in avanti la vergogna più totale. Esce il primo ragazzo, autista dell’auto, che urla verso la ragazza: Putta’, ma c’ bbuó fà? E mentre lui offende la ragazza, un ragazzo colombiano gli dice con calma qualcosa in difesa della ragazza, quando l’autista decide di aprirgli direttamente sulla faccia la portiera della sua auto, rischiando di distruggergli zigomo e naso. Non contento esce l’altro ragazzo dal finestrino come se fosse una scimmia e saltando sulla macchina, raggiunge il ragazzo colombiano innocente e gli dà uno schiaffone in faccia». Non c’è stata alcuna denuncia verso le forze dell’ordine, ma paura e sconforto restano vivi nella mente dei testimoni: «Ero presente - racconta Luca De Martino, dell’associazione sopracitata - L’accaduto ci lascia molto amaro in bocca, anche purtroppo queste cose capitano in tutte le grandi città. Nell’auto degli aggressori c’erano 4 persone, due ragazzi e due ragazze. Il giovane turista colombiano, avrà avuto circa 25 anni, è ancora in vacanza in città, per fortuna». 

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Il coro di allarme che si leva dal centro storico è sempre più intenso. Da San Giovanni Maggiore Pignatelli fino a via Nilo. Baristi, comitati, residenti: sono sempre di più le voci che denunciano l’escalation incontrollata della violenza nella Napoli antica nelle ore del divertimento notturno. «Da un paio di mesi - dicono da un noto locale - un gruppo di ragazze in scooter gira in centro storico, dalle parti di Mezzocannone, e prende a schiaffi le persone e i turisti a caso, senza scendere dal mezzo». Violenza gratuita, oltre che dissennata. L’assenza di regole e controlli sta spingendo per certi versi dalla stessa parte della barricata comitati di residenti e gestori del by night. E in questo senso, la parola d’ordine è «delocalizzazione», concetto già proposto dal nuovo sindaco e ora avallato anche da Fipe. La chiave per sbloccare la situazione sta nella concessione delle nuove licenze: «Troviamo inutile continuare a concedere licenze nei posti in cui sono già concentrate - dice Aldo Maccaroni, gestore di bar e delegato di Fipe Notte Napoli - Sarebbe utile per tutti se le nuove licenze andassero in posti che attualmente ne sono privi: mi riferisco per esempio al Molo di San Vincenzo, o anche alla ex Nato o al Centro Direzionale, dove però servono infrastrutture adeguate per gli spostamenti dei ragazzi. Aspettiamo idee anche dal Comune sulle location da individuare. Speriamo di collaborare in questo senso con la nuova amministrazione, che si è resa disponibile in tal senso».

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