Napoli, il ras della sosta lavava anche le auto: «Inutile denunciare»

Napoli, il ras della sosta lavava anche le auto: «Inutile denunciare»
di Valentino Di Giacomo
Sabato 28 Maggio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 29 Maggio, 08:50
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Non solo si dedicava a far parcheggiare abusivamente le macchine, ma offriva - ovviamente dietro pagamento - anche un servizio aggiuntivo deluxe: il lavaggio delle auto per i clienti che gli affidavano le proprie vetture. Stavolta però, a stroncare i lauti affari del tuttofare, ci ha pensato ieri mattina la polizia locale di Napoli guidata dal comandante Ciro Esposito, intervenuta in seguito ad una segnalazione. Siamo in via Chianche alla Loggia, zona compresa tra l'università Federico II e l'Orientale di Napoli, pieno centro storico tra via Marina e corso Umberto. Gli agenti del reparto Pic (Polizia investigativa centrale) sono giunti sul posto e hanno allontanato l'uomo dopo avergli comminato una sanzione per esercizio senza autorizzazione dell'attività di parcheggiatore. Questi, purtroppo, sono gli unici strumenti che hanno a disposizione le forze dell'ordine, lasciando sempre più spesso quella fastidiosa sensazione che, alla fine, determinati reati che angustiano la cittadinanza quotidianamente restino quasi sempre impuniti.

«In fin dei conti - raccontano i residenti, stanchi ormai anche di denunciare rivolgendosi alle forze dell'ordine - i parcheggiatori abusivi se la cavano sempre con poco.

Nella maggior parte dei casi a svolgere questa attività sono nullatenenti che non potrebbero mai pagare una eventuale multa per via delle difficoltà a sbarcare il lunario. Denunciamo, poi ci viene spiegato che il fascicolo passa alla procura della Repubblica che può quindi avviare un procedimento penale per minaccia o estorsione. Ma, alla fine, questa gente va via per qualche ora e poi ritorna». Ad attirare le attenzioni di chi abita in zona, in questo caso, è stato poi il fatto che l'uomo sanzionato, oltre a far parcheggiare le macchine, offrisse anche questo servizio accessorio di autolavaggio. «Questo fa capire - spiegano ancora i residenti esausti - quale sia la sensazione di impunità che vivono questi soggetti. Sono così sicuri di farla sempre franca che si ingegnano persino a fare questi lavoretti sulla pubblica via». Costo del servizio aggiuntivo praticato, a seconda dell'auto, era tra i 5 e gli 8 euro. Col tempo il parcheggiatore abusivo era riuscito pure a comprarsi una piccola attrezzatura per lavare le auto e alcuni prodotti per lucidare le vetture. 

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La piaga dei parcheggiatori abusivi affligge ormai la città da così tanto tempo che sono ormai diventati parte del paesaggio e, tristemente, persino del folclore cittadino. Non personaggi improvvisati, ma nella maggior parte dei casi soggetti che hanno alle spalle le principali organizzazioni criminali: una camorra che non spara, ma che fa solo tanti soldi sulle spalle di chi a Napoli vorrebbe solo parcheggiare un'auto. Parcheggiatori che spuntano persino dove ci sono le strisce blu, costringendo spesso le persone, impaurite da possibili danni alle proprio auto, a pagare doppiamente: prima il ticket comunale e poi l'obolo a chi chiede i soliti «due-tre-cinque euro a piacere». Emblematico quanto accadde lo scorso 25 aprile a Santa Lucia, quando i parcheggiatori, pur di continuare a fare i loro affari, riuscirono persino a minacciare e cacciare via gli addetti dei carriattrezzi. «Andatevene via - minacciarono - da qui non esce nessuna auto». Oppure le decine di aggressioni subite dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che della lotta ai professionisti del pizzo sul parcheggio ne ha fatto quasi una ragione di vita. Botte, minacce, denunce. Tristemente, però, quegli stessi personaggi continuano ad agire indisturbati non temendo né le multe né le denunce. Allo studio, negli ultimi tavoli di sicurezza che si sono svolti a Palazzo di Governo, guidati dal prefetto Claudio Palomba, c'è pure l'idea di togliere il reddito di cittadinanza o qualsiasi forma di sussidio a queste persone che molto spesso, oltre ad essere i ras della sosta selvaggia, possono anche usufruire della paghetta di Stato. 

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