Posillipo, Sos di 30 famiglie «Prigionieri dell'ultima frana, bloccati in casa da sei giorni»

Sono iniziati solo ieri i primi lavori con gli scavi di sbancamento che hanno consentito di spostare le auto intrappolati nel crollo

La frana di via Nicola Ricciardi a Posillipo
La frana di via Nicola Ricciardi a Posillipo
di Melina Chiapparino
Giovedì 1 Dicembre 2022, 11:00
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«Ci sentiamo miracolati ma siamo rimasti intrappolati». A raccontare una storia che non ha trovato ancora il lieto fine, sono i residenti della parte alta di via Nicola Ricciardi, la lunga strada che si snoda fino all'interno del Casale di Posillipo collegando via Giovanni Pascoli all'arteria posillipina. Sabato pomeriggio, a causa del violento maltempo, sulla strada in questione, è franato un muro, ricoprendo l'intera carreggiata con una montagna di terreno, fanghiglia e mattoni che non solo l'hanno resa impraticabile ma hanno letteralmente intrappolato più di quaranta famiglie.

«C'è stato un gran fragore e, in una manciata di secondi, è crollata una parte di muro al civico 68 di via Nicola Ricciardi che, per alcuni metri, è stata completamente invasa da pietre e terreno», racconta Antonio Di Giovanni, 53enne napoletano che insieme ad altri residenti ha realizzato una raccolta firme e denunciato formalmente l'accaduto al Commissariato di Polizia a Posillipo. «Il crollo, per fortuna, non ha ferito nessuno ma ha interrotto qualsiasi transito veicolare e pedonale, isolando gli abitanti» continua Antonio specificando che «via Ricciardi, sul lato non interessato dalla frana che è collegato con via Posillipo, è composta da una scalinata e comporta un lungo giro a piedi che gli anziani non riescono a fare».

L'ammasso di terreno, pietre e mattoni non solo ha intrappolato le vetture e gli scooter, fino a ieri mattina con i primi interventi di sbancamento, ma «ha impedito e sta impedendo il transito di ambulanze e la mobilità per chi non può muoversi a piedi» conclude Antonio. 

Dopo il crollo, l'intervento di vigili del fuoco, protezione civile e polizia municipale è stato tempestivo ma, per mettere in sicurezza il tratto stradale, è stato necessario interdirlo con una recinzione ed un pattugliamento, 24 ore su 24, dei poliziotti municipali. Il muro appartiene ad un manufatto privato che è stato definito nella denuncia degli abitanti «visivamente pericolante» e che potrebbe comportare altri crolli senza un'adeguata opera di risanamento della struttura. Nel frattempo, però, i residenti devono fronteggiare i disagi e la paura che il maltempo possa comportare altri crolli.

«La nostra richiesta riguarda prima di tutto la garanzia che la strada possa essere sicura senza il rischio di altri crolli del muro ma è altrettanto importante assicurare una fruizione normale della carreggiata, sia pedonale che veicolare» fa sapere Luigi Cotugno, 46enne napoletano anche lui firmatario della denuncia. 

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Ieri mattina sono iniziati i primi lavori con gli scavi di sbancamento che hanno consentito di spostare le autovetture e i mezzi intrappolati nel crollo. La strada però è ancora chiusa sia a pedoni che ai veicoli. «Si tratta di lavori ad opera di un privato, proprietario del manufatto e del muro di pertinenza franato che abbiamo sollecitato affinché si possa ripristinare il prima possibile l'uso almeno pedonale della strada» spiega Marcello Matrusciano, vice presidente della prima municipalità, ente competente in tema di strade secondarie come via Ricciardi. «Ci hanno assicurato che entro un paio di giorni, la ditta privata potrà redigere il certificato di eliminato pericolo, così da consentire ai pedoni di passare e solleciteremo ulteriormente per il ripristino del traffico veicolare» conclude Matrusciano che, come i residenti, ha descritto l'accaduto un «vero miracolo dal momento che non c'è stato nessun ferito». 

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