Napoli, la denuncia di una diciottenne: «Stuprata in auto da due ragazzi ​che avevo appena conosciuto»

Quartieri spagnoli, violenza tra i vicoli della movida: sotto esame le tracce biologiche e le immagini delle telecamere

Controlli dei carabinieri nei Quartieri spagnoli
Controlli dei carabinieri nei Quartieri spagnoli
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 20 Novembre 2023, 23:33 - Ultimo agg. 22 Novembre, 07:11
4 Minuti di Lettura

Sabato notte, Quartieri spagnoli, piena movida: brutto copione. Vittima una ragazzina di 18 anni, che denuncia di essere stata costretta a subire violenze sessuale da parte di due ragazzi che aveva conosciuto nel corso della stessa serata. In sintesi, la ragazza ha accettato di isolarsi assieme a uno dei due giovani, mostrandosi disponibile rispetto alle avances che le erano state rivolte, ma ha anche ribadito un concetto con fermezza: «Mi hanno costretta a consumare atti sessuali in auto, mai lo avrei fatto con due persone. Ho chiesto di smetterla, non mi hanno ascoltato». Ipotesi violenza sessuale di gruppo, un reato che - se fosse confermato con una sentenza di condanna - compoterebbe una pena fino a quattordici anni di reclusione.

Ma andiamo con ordine a ricostruire una vicenda ovviamente al vaglio della Procura di Napoli. Al lavoro i carabinieri della compagnia di Napoli centro, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, titolare delle indagini sui reati contro le fasce deboli.

Inchiesta che fa i conti con la denuncia sporta dalla ragazza ai carabinieri, su alcune testimoninanze raccolte nelle ore immediatamente successive e su quanto verrà fuori dall’analisi del materiale sequestrato. Già, perché, questo episodio fa leva soprattutto sulla testimonianza messa agli atti dalla vittima.

Video

Non è ancora spuntata l’alba di domenica scorsa, quando ai carabinieri si presenta una ragazza. Ha 18 anni, abita in un comune della provincia di Napoli, è accompagnata da due amiche. Ha il volto contratto, sofferente. E si dice pronta a ricostruire le ultime ore vissute nel corso di una serata che doveva essere all’insegna della pura spensieratezza. Era assieme a due amiche - ha spiegato la ragazza - aveva trascorso una serata in alcuni localini in zona Quartieri spagnoli. Anche la notte precedente aveva fatto più o meno lo stesso giro, ma tutto si era concluso nel migliore dei modi. Invece, intorno alla mezzanotte tra sabato e domenica, è accaduto il peggio. Avevano bevuto alcolici, quando le amiche incontrano due ragazzi, sono entrambi di poco più grandi di loro. Una parte della serata trascorre in modo sereno. A questo punto, la ragazza accetta di accompagnare uno dei due in auto. Accetta l’invito di appartarsi, sa di essere un poco brilla, ma non rifiuta l’approccio. Poi, però, la situazione degenera. Una volta in auto - notte fonda -, la 18enne si ritrova assieme a quello che poteva rappresentare una sorta di nuova fiamma, accompagnato però dal suo amico. Ed è a questo punto che si consuma la violenza. 

Una ricostruzione che ora attende alcuni riscontri sotto il profilo investigativo. Quanto basta a spingere gli inquirenti ad acquisire alcuni indumenti della ragazza, nel tentativo di svolgere le prime verifiche. Non è in discussione la consumazione dell’atto sessuale, ma le violenze subite. E non è tutto. Secondo quanto emerso fino a questo momento, si tratta di un fascicolo contro ignoti, dal momento che non c’è alcun riferimento all’identità dei due presunti aggressori. Tecnicamente, dall’analisi delle tracce biologiche rinvenute sarebbe anche possibile isolare un possibile profilo genetico dei due potenziali indagati. Un fascicolo nel quale è stata acquisita anche la voce di due amiche, che sembrano aver confermato alcune circostanze. Ma non è tutto. Agli atti ci sono anche le immagini ricavate da telecamere messe a presidio di strade e localini in zona Montecalvario. Si punta ad andare a ritroso, per risalire all’identità dei due soggetti indicati come aggressori. 

Il fenomeno è in crescita. Sono decine gli esposti che ogni giorno arrivano ai terminali del procuratore aggiunto Falcone, a proposito di violenza di genere. Nelle stesse ore in cui, l’intero Paese è rimasto scosso per la morte di Giulia, la ragazza uccisa dal suo ex fidanzato, non si ferma la peggiore contabilità possibile: quella che aggiorna le vittime di violenze e abusi, la galleria di orrori riservati - in gran parte - contro le donne. Nelle prossime ore - come imposto dalle leggi di codice rosso - la 18enne sarà ascoltata dal pm Tufano, magistrato a cui spetta il compito di stabilire cosa è accaduto in quell’auto ai Quartieri, dopo l’ennesima nottata trascorsa a bere nei localini della movida. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA