Momenti di paura, ieri mattina, all’interno della Scuola militare Nunziatella. Erano da poco passate le 8,30 quando, improvvisamente, ha ceduto un tramezzo provocando il crollo parziale di un pavimento nei locali al secondo piano adibiti a deposito: in quel momento nella stanza si trovava un maresciallo, che ha visto cedere la terra sotto i piedi prima di fare un volo nel vuoto di quasi cinque metri, precipitando al piano sottostante. La vittima dell’incidente, un maresciallo dell’Esercito, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove i sanitari lo hanno giudicato guaribile in sette giorni.
Tanto spavento, ma per fortuna nessuna drammatica conseguenza.
Al primo esame obiettivo erano emerse lesioni traumatiche alla colonna vertebrale con il sospetto schiacciamento di una vertebra. Per questo si è deciso di effettuare ulteriori approfondimenti: il ferito è stato pertanto sottoposto a una Tac e ad altre indagini diagnostiche, oltre che ad una consulenza neurochirurgica e ortopedica.
Ma la fortuna stavolta ci ha messo la mano. Le sue condizioni non destano preoccupazioni: poche ore dopo il ricovero in ospedale l’uomo ha potuto sedersi su una sedia a rotelle e abbandonare la “spinale”. Nonostante il volo nel vuoto nessuna lesione importante: non avendo subito fratture né altri danni agli organi interni ma solo contusioni multiple, nella stessa giornata - durante il primo pomeriggio - è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Per lui, insomma, solo un grande spavento. Secondo i sanitari poteva andargli molto peggio considerando che era caduto da un’altezza di almeno cinque metri insieme a suppellettili e macerie del solaio. Probabilmente a giocare a suo favore è stato anche il fisico atletico. Sono così scattate anche verifiche e accertamenti per individuare le cause del cedimento strutturale. L’area interessata è stata isolata ed ora si attende una perizia tecnica sulle parti interessate al crollo. La Scuola militare Nunziatella fu fondata il 18 novembre 1787 con il nome di “Reale accademia militare”, con apposita ordinanza di Ferdinando IV.