Napoli, sei ore in ospedale senza cure: quattro indagati al San Paolo

Napoli, sei ore in ospedale senza cure: quattro indagati al San Paolo
di Leandro Del Gaudio e Ettore Mautone
Sabato 16 Febbraio 2019, 08:00
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Sarà effettuata nei prossimi giorni l'autopsia sulla salma di Eduardo Estatico, il 72 enne napoletano deceduto all'ospedale San Paolo la sera del 9 febbraio scorso. Il Pm della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli ha nominato il collegio dei consulenti tecnici di ufficio deputati ad effettuare l'esame necroscopico e le indagini sul cadavere. Si tratta del medico legale Nicola Balzano, del chirurgo Michele Calabria e dell'anatomopatologo Oscar Nappi. Il conferimento dell'incarico avverrà stamani, alle 10,30, presso la sede del Tribunale al Centro direzionale di Napoli. Nel registro degli indagati sono iscritti 4 sanitari del San Paolo tra cui l'infermiere del triage che ha codificato la gravità del caso all'arrivo del paziente in pronto soccorso, i due medici che, per le rispettive competenze, ne hanno gestito il percorso diagnostico e clinico fino al decesso e un'infermiere.
 
Eduardo Estatico, dopo un primo accesso al pronto soccorso dell'ospedale di Fuorigrotta il 6 febbraio scorso (alle ore 19,54) viene dimesso per sua volontà alle 23 dello stesso giorno. Giunto tre giorni dopo di nuovo nella Emergency dello stesso ospedale viene ricoverato attorno alle ore 15 e classificato in accettazione con un codice verde (urgenza differibile). Dopo circa tre ore di attesa la sintomatologia dolorosa peggiora sensibilmente e compare anche il vomito con materiale intestinale per cui viene riclassificato in codice giallo, a maggiore urgenza, da trattare entro 15 minuti. Una gravità solo un gradino inferiore al rosso che connota la massima urgenza e l'immediato pericolo di vita. Alle 18 vengono dunque richiesti i primi esami ed effettua un elettrocardiogramma, un'ecografia da cui si evince una sospetta ernia strozzata e poi una Tac con mezzo di contrasto a conferma dell'ipotesi diagnostica.

Alle 20,30 il paziente conclude quest'ultimo esame ma pochi minuti dopo la situazione clinica precipita in arresto cardiaco. Gli anestesisti, accorsi subito, tentano invano per circa 20 minuti di rianimare l'anziano paziente. Il cuore di Estatico non tornerà più a battere. L'indagine dell'autorità giudiziaria, scaturita dalla querela dei familiari del paziente, sono coordinate dal Procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio a capo del pool colpe mediche della Procura di Napoli. L'ipotesi di reato è omicidio colposo anche in concorso. Da accertare eventuali omissioni, negligenza, imprudenza e imperizia nella gestione del caso clinico che possano aver procurato ovvero non impedito il decesso a causa della malattia da cui il paziente era affetto. Proprio per dirimere le nebbie sulle cause della morte viene effettuato l'esame autoptico. Gli indagati, oltre a nominare i propri difensori di fiducia hanno facoltà di nominare consulenti tecnici di parte per l'esame, irripetibile, sulla salma di estatico.

Sulla vicenda indaga anche la Commissione interna nominata dal neocommissario della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva e la task-force di ispettori del ministero che nei giorni scorsi hanno interrogato i sanitari e il direttore sanitario dell'ospedale per verificare che siano stati rispettati tutti i protocolli di accoglienza e cura. Al San Paolo Verdoliva, dopo un verbale di contestazione riguardo all'igiene e manutenzione dell'ospedale ha provveduto ad un avvicendamento alla direzione sanitaria dove è giunto con Nunzio Quinto al posto di Michele Ferrara. A quest'ultimo il manager della Asl aveva contestato carenze di presìdi essenziali nei bagni dell'utenza, come la carta igienica, la carta asciugamani e i dispositivi per la loro distribuzione in un luogo dove ci sono spesso lunghe attese di pazienti e familiari.
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