Nola, perizie per l'invalidità: il tribunale ci ripensa, riprendono le visite

Nola, perizie per l'invalidità: il tribunale ci ripensa, riprendono le visite
di Francesco Gravetti
Mercoledì 25 Novembre 2020, 08:38 - Ultimo agg. 12:45
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Tornano le perizie per le invalidità al tribunale di Nola. Dopo un lungo braccio di ferro con gli avvocati, il presidente del tribunale Luigi Picardi ha modificato il decreto che le bloccava e ha emanato nuove disposizioni, che consentiranno le visite mediche. Potranno essere svolte presso i singoli studi professionali dei consulenti tecnici nominati dal giudice, a patto che i periti garantiscano il rispetto delle norme anti-covid e si accordino con le parti (l'Inps e i legali del cliente che chiede il riconoscimento dell'invalidità) affinché sia garantita la presenza di tutti alla visita medica.

È una svolta, dopo settimane di tensioni e dopo la proclamazione dello stato di agitazione degli avvocati del Foro di Nola, il cui Ordine aveva anche preparato un ricorso al Tar. Lo scorso 30 ottobre, infatti, Picardi aveva completamente sospeso le visite peritali, che dal 2012 a Nola vengono fatte presso la sede dell'Inail, un posto che era comodo soprattutto ai consulenti dell'Inps, che così evitavano di girare tra i vari studi medici dei periti d'ufficio. Venuti meno, sempre a causa dell'emergenza sanitaria, i locali dell'Inail, i periti dell'Inps avevano cominciato a disertare le visite. Fu lo stesso presidente del Tribunale ad elencare i dati: «da marzo a ottobre di quest'anno, il numero delle partecipazioni è stato pari a 66, laddove nel corso del 2019 la partecipazione dei medici dell'Inps alle operazioni peritali era avvenuta in ben 1279 casi».

E così Picardi aveva deciso di fermare tutto, suscitando le ire degli avvocati previdenzialisti ma anche di tanti cittadini che aspettano da anni di sapere se la loro richiesta di ottenere il riconoscimento dell'invalidità verrà accolta. 

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Ne sono seguite polemiche aspre e tentativi di mediazione. Con una nota il consiglio forense di Nola aveva chiesto anche l'intervento del ministro della Giustizia, del Csm, del presidente della Corte d'Appello di Napoli, del Consiglio Giudiziario di Napoli. Inoltre, aveva dato mandato all'avvocato Angelo Bonito di impugnare innanzi al Tar il decreto. Nel ricorso l'avvocato Bonito aveva fatto riferimento, tra le altre cose, al deficit organizzativo che impediva ai cittadini di esercitare un loro diritto. Il ricorso avrebbe dovuto essere presentato proprio nelle prossime ore, poi ieri sera è arrivata la marcia indietro che potrebbe far ripartire la macchina della giustizia.

Nel nuovo decreto, Picardi spiega che è sua intenzione «contemperare le diverse posizioni giuridiche coinvolte ed evitare la paralisi degli accertamenti peritali», aggiungendo poi che per le visite che verranno dovrà essere data priorità ai malati oncologici e agli ultraottantenni. Per Ciro Sesto, presidente dell'Ordine degli avvocati di Nola, si tratta di «una buona notizia, soprattutto perché sblocca una situazione che durava da tempo e che creava disagio innanzitutto ai cittadini».
 

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