Anziano ammazzato a Mugnano, s'indaga sui rapporti tra il figlio e i clan

Anziano ammazzato a Mugnano, s'indaga sui rapporti tra il figlio e i clan
di Ferdinando Bocchetti
Lunedì 18 Febbraio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 11:45
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Si rafforza la pista della vendetta trasversale per l'omicidio di Giovanni Pianese, il 63enne ucciso l'altra sera a Mugnano, in via Machiavelli, da due sicari giunti a bordo di uno scooter. A insospettire gli inquirenti è soprattutto la figura di Saverio Pianese, figlio della vittima, ritenuto affiliato al clan degli Abete-Abbinante-Notturno, egemone in alcune zone a nord di Napoli.
 
Il giovane, nel 2012, quando aveva appena 22 anni, si rese protagonista di un clamoroso episodio: assieme ad altri affiliati, sequestrò tre componenti della «Vanella Grassi», clan contrapposto agli Abete-Abbinante-Notturno durante la terza faida di Scampia. I tre furono salvati dai poliziotti che, per puro caso, fermarono l'auto sospetta e liberarono i giovani trovati imbavagliati e legati sui sedili posteriori. L'episodio fu ripreso anche nella seconda serie della fiction «Gomorra».

L'esecuzione di Giovanni, venditore ambulante di prodotti ittici e operaio saltuario al mercato di via Pietro Nenni, potrebbe essere in qualche modo collegata all'operato del figlio 28enne, ritenuto vicino agli Abete-Abbinante-Notturno, cosca che sembra essere tornata in auge dopo le recenti scarcerazione di alcuni big, tra cui Antonio Abbinante, fratello del boss «Papele», e Giovanni Carriello, meglio noto come o Brigante. Saverio Pianese è stato tra i primi ad accorrere sul luogo del delitto e le sue parole, gridate davanti al cadavere del padre, non sono di certo passate inosservate: «Si sono accaniti contro un uomo buono, sono solo dei vigliacchi».

I contorni del delitto dell'altra sera restano, per il resto, ancora poco chiari. L'unico dato certo è che i killer erano dei professionisti. Tutto è stato calcolato nei minimi dettagli: hanno atteso Pianese sulla strada che percorreva per tornare a casa e lo hanno freddato con un unico colpo di pistola alla testa. I sicari si sono poi allontanati senza dare nell'occhio, senza scappare, incuranti dei commercianti e dei passanti. I carabinieri, dunque, tendono ad escludere che si sia trattato di una vendetta successiva a una lite e sembra ormai assodato che ad agire siano stati killer al soldo dalla criminalità organizzata. È questa, al momento, la pista più accreditata dagli inquirenti. I fatti di sangue sono avvenuti, inoltre, in un territorio da anni sotto la sfera d'influenza del clan Amato-Pagano, la fazione scissionista storicamente contrapposta ai Di Lauro di Secondigliano ed entrata in conflitto, qualche anno fa, anche con gli Abete-Abbinante-Notturno.

Giovanni Pianese, sposato e padre di quattro figli, era descritto da tutti come una persona tranquilla. Aveva qualche piccolo precedente penale, ma niente di particolarmente rilevante. La sua esecuzione ha fatto ripiombare nella paura la comunità di Mugnano. Era dal 2012, infatti, che non si verificavano fatti di sangue di questa gravità. Sette anni fa, a cadere sotto i colpi dei killer, fu Biagio Biancolella, 32enne figlio di Francesco, ritenuto contiguo alle fazioni criminali della zona.
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