Omicron nelle carceri campane, l'allarme: «Velocizzare la campagna vaccinale»

Poggioreale
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 11:43
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«Omicron sta mettendo in ginocchio le carceri campane, la tensione è ai massimi livelli mentre la sicurezza e ai minimi livelli storici, l'allerta è alta nei penitenziari della Campania, dove mancano circa 1000 unità di polizia penitenziaria e ciò sta creando forti disagi mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti». Lo denuncia, in una nota, Luigi Castaldo, vice segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp.

Nella nota viene ricordato che molti istituti penitenziari campani sono ormai in ginocchio «con gravi criticità dovute alla mancanza di personale di polizia penitenziaria, di personale sanitario, di personale amministrativo, di mezzi e di spazi idonei a far fronte a questo periodo epidemiologico. Al Salvia di Poggioreale mancano più di 200 poliziotti e molti dei rimasti sono assenti per positività al Covid-19 a fronte di oltre 2200 detenuti ristretti su una capienza massima di 1600 posti, in una struttura obsoleta non a norma con le nuove direttive comunitarie».

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«Stessa sorte - aggiunge Castaldo - per i penitenziari di Carinola, Salerno, Ariano Irpino e Bellizzi, lo stesso Santa Maria Capua Vetere e Secondigliano, dove il ntp nucleo traduzione e piantonamenti provinciale è stato decimato a svantaggio di tutti gli spostamenti a vario titolo dei detenuti sul territorio». «Le falle del sistema penitenziario campano - sottolinea il sindacalista - sono state ulteriormente messe in evidenza dal Covid-19 che ha colpito circa il 30% della popolazione detenuta in rapporto ai tamponi effettuati.

Inoltre la campagna vaccinale di molti ristretti non è stata completata e ciò ha accentuato maggiormente il problema Covid-19 e facilitato le positività sintomatiche».

Per l'Osapp «urge un tempestivo intervento delle istituzioni affinché siano garantiti i livelli minimi di sicurezza nell'interesse collettivo, quindi maggiori dispositivi di protezione individuale, velocizzazione della campagna vaccinale, maggiori risorse con procedura d'urgenza, incremento di personale dei vari ruoli onde evitare ulteriori tensioni e manifestazioni di dissenso da parte della popolazione detenuta, come già avvenute nel 2020». Per Vincenzo Palmieri, segretario regionale dell'Osapp Campania, «garantire il mandato istituzionale del corpo di polizia penitenziaria in queste condizioni è pura utopia, auspichiamo interventi tempestivi e risolutivi». Secondo segretario generale Leo Beneduci, «la Campania con i suoi 14 istituti di pena, ospita circa 6000 detenuti, è una di quelle regioni d'Italia dove vi è maggior sovraffollamento carcerario e ciò deve indurre il governo a risolutivi e coscienziosi interventi per il benessere di tutti».

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