Operata al ginocchio, Filomena muore a 65 anni dopo 48 ore: aperta un'inchiesta

Operata al ginocchio, Filomena muore a 65 anni dopo 48 ore: aperta un'inchiesta
di Giuseppe Crimaldi e Ettore Mautone
Sabato 4 Luglio 2020, 12:00
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Filomena aveva 65 anni e godeva di una salute di ferro. Se non fosse stato per quel maledetto problema al ginocchio sinistro, che le dava l'inferno nel camminare, di medici e di ospedali ne avrebbe fatto a meno. Invece alla fine ha dovuto sottoporsi ad un intervento di protesi. Operazione di routine. Ma lei, Filomena, a casa sua non c'è tornata più. Dopo una lunga attesa per l'intervento, slittato a causa dell'emergenza Coronavirus, due mesi fa la donna è finalmente entrata in sala operatoria dove la placca metallica è stata regolarmente sistemata nella rotula. Poi, però, solo due giorni dopo è successo l'imprevedibile. La signora è morta mentre i sanitari dell'ospedale Villa Betania di Ponticelli avevano di fatto già firmato le sue dimissioni. Che cos'è accaduto? A chiederselo sono ora i familiari, che hanno presentato una denuncia per sospetto caso di malasanità alla Procura della Repubblica di Napoli.

La tragica sequenza della fine di Filomena D'Aponte, napoletana residente al corso Bruno Buozzi di Barra, è scandita nell'esposto che ha presentato alla magistratura inquirente il legale che adesso assiste i familiari della vittima, l'avvocato Benito De Siero, che segue con il suo studio i casi in tutela dei malati. Che la signora godesse di ottima salute lo attestano le analisi e il quadro clinico prodotto all'ingresso del ricovero in Ortopedia. «Mia mamma - ricorda il figlio Giuseppe, che ha presentato la denuncia alla Polizia di Stato - godeva di ottima salute. Non aveva patologie, tranne quel problema alla cartilagine del ginocchio sinistro che ci venne detto si sarebbe risolto con un intervento chirurgico di routine. E invece...».

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E invece, stando alla denuncia, qualcosa all'improvviso, proprio dopo che l'operazione (fatta con anestesia locale) era andato a buon fine. Attenzione alle date, e agli orari. Filomena entra in sala operatoria il 18 maggio alle otto del mattino. L'operazione riesce perfettamente, e così inizia un breve periodo di degenza. Ovviamente l'emergenza Covid impedisce ai familiari di andarla a visitare a Villa Betania, ma i contatti telefonici tra madre, figli e familiari, sono costanti e incoraggiano alla fiducia e ad una imminente dimissione con ritorno a casa.

Il 27 maggio Filomena è pronta per uscire. C'è l'ok dei medici. Il fratello la chiama al cellulare alle 10 del mattino. E si precipita in ospedale con l'auto. Da quel momento cala un drammatico silenzio. Alle 11 gli viene comunicato che la donna ha avuto un malore. In realtà alle 11 Filomena è già morta, probabilmente per una embolia polmonare. Inutili si riveleranno tutti gli immediati soccorsi dei medici di Villa Betania e i tentativi di rianimazione. Che cosa è successo? I figli - alla notizia della morte della mamma - si rivolgono alla polizia, che inizia le indagini. Ma solo dopo una settimana - e cioè dopo che si è svolta l'autopsia sul cadavere della donna - nominano un avvocato di fiducia, il quale però non ha avuto la possibilità di richiedere per quell'esame giuridicamente irripetibile la presenza di un consulente di parte. Ora il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Mario Canale.

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Immediata la replica del direttore sanitario di Villa Betania. «Nessuno - dice Antonio Sciambra - si sarebbe mai aspettato un epilogo così drammatico - ero in sede e quando si è saputo che una paziente stava male.

Sono accorsi gli anestesisti che hanno messo in atto tutte le manovre rianimative del caso. La paziente era in arresto cardiaco. Una fatalità che non trova spiegazioni nel decorso pre e post operatorio. Non è emersa alcuna anomalia - continua Sciambra - la signora ha fatto tutte le profilassi previste dalle procedure e linee guida: gli antibiotici, l'eparina come anticoagulante, tutte le valutazioni pre e post intervento erano nella norma. Non abbiamo neppure saputo l'esito dell'autopsia per capire cosa fosse accaduto. Ma in questi casi può essere un evento cardiaco acuto, un'embolia».

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