«Il Parco verde di Caivano non è solo criminalità, i giovani sono la speranza»: la tesi della psicologa

«Il Parco verde di Caivano non è solo criminalità, i giovani sono la speranza»: la tesi della psicologa
di Antonio Parrella
Domenica 9 Ottobre 2022, 11:47
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La criminalità a Caivano: i giovani del Parco Verde”. E’ il titolo della tesi elaborata dalla psicologa Carla Peluso, che ha concluso, presso l'Istituto Campano di Psicologia Giuridica, la sua formazione in "Psicologia giuridica e perizia psicologica in ambito penale e civile".

Peluso ha discusso brillantemente il suo lavoro, elaborato con la supervisione dei relatori Sara Pezzuolo e Alfredo Grado, psicologi forensi e criminologi.

«Mentre la società civile continua a subire un fenomeno che non si riesce ad arginare - spiega la psicologa caivanese - c'è chi tenta di comprendere ed approfondire con gli strumenti che si confanno all'analisi di fatti criminali sempre più presenti nel territorio caivanese.

E lo fa partendo da chi dovrebbe essere una speranza, ovvero i giovani. Dall’elaborato si evince che in Campania la carriera criminale inizia sempre più spesso da giovanissimi. Si possono compiere efferati delitti a 14 anni e diventare già boss a 20 anni».

Poi Peluso prosegue. «I dati dell’Osservatorio Nazionale sull’Adolescenza dell’anno 2022, infatti, registrano una preoccupante escalation, soprattutto post pandemia: Il 16% di ragazzi ha commesso atti vandalici, cinque su dieci hanno partecipato a una rissa e il 10% fa parte di una banda criminale. Pertanto questi indici restituiscono una triste fotografia nella quale è possibile riconoscere anche dei giovani del Parco Verde».

«Ma - aggiunge la psicologa - è opportuno e necessario annotare che in questo quartiere non c’è soltanto criminalità, ma anche tantissima gente perbene. Una precisazione che vuole restituire giustizia e solidarietà a chi vive in quel luogo, ma si dissocia dalla criminalità».

Peluso dedica il suo lavoro di tesi a chi non ce l’ha fatta, perché non ha trovato una mano tesa o ha deciso di non afferrarla e ringrazia i docenti relatori, Sara Pezzuolo e Alfredo Grado, per la professionalità e disponibilità dimostrata nei suoi confronti nella stesura dell’elaborato.

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