“La criminalità a Caivano: i giovani del Parco Verde”. E’ il titolo della tesi elaborata dalla psicologa Carla Peluso, che ha concluso, presso l'Istituto Campano di Psicologia Giuridica, la sua formazione in "Psicologia giuridica e perizia psicologica in ambito penale e civile".
Peluso ha discusso brillantemente il suo lavoro, elaborato con la supervisione dei relatori Sara Pezzuolo e Alfredo Grado, psicologi forensi e criminologi.
«Mentre la società civile continua a subire un fenomeno che non si riesce ad arginare - spiega la psicologa caivanese - c'è chi tenta di comprendere ed approfondire con gli strumenti che si confanno all'analisi di fatti criminali sempre più presenti nel territorio caivanese.
Poi Peluso prosegue. «I dati dell’Osservatorio Nazionale sull’Adolescenza dell’anno 2022, infatti, registrano una preoccupante escalation, soprattutto post pandemia: Il 16% di ragazzi ha commesso atti vandalici, cinque su dieci hanno partecipato a una rissa e il 10% fa parte di una banda criminale. Pertanto questi indici restituiscono una triste fotografia nella quale è possibile riconoscere anche dei giovani del Parco Verde».
«Ma - aggiunge la psicologa - è opportuno e necessario annotare che in questo quartiere non c’è soltanto criminalità, ma anche tantissima gente perbene. Una precisazione che vuole restituire giustizia e solidarietà a chi vive in quel luogo, ma si dissocia dalla criminalità».
Peluso dedica il suo lavoro di tesi a chi non ce l’ha fatta, perché non ha trovato una mano tesa o ha deciso di non afferrarla e ringrazia i docenti relatori, Sara Pezzuolo e Alfredo Grado, per la professionalità e disponibilità dimostrata nei suoi confronti nella stesura dell’elaborato.