Napoli, cade in strada davanti al Mann e viene ucciso dal bus

Pedone travolto vicino al marciapiede, aveva perso l'equilibrio. Lascia la moglie e due bambini

Paura fuori al Mann uomo cade in strada e viene ucciso dal bus
Paura fuori al Mann uomo cade in strada e viene ucciso dal bus
di Giuliana Covella
Lunedì 1 Aprile 2024, 22:43 - Ultimo agg. 3 Aprile, 07:30
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Una giornata di festa finita in tragedia per un uomo in attesa alla fermata dell’autobus in piazza Museo. Un cittadino dello Sri Lanka, Thisara Rangajeewa, di 43 anni, è stato travolto e ucciso da un pullman dell’Anm nella serata di domenica a pochi passi dal Museo Archeologico Nazionale.

Dalle prime ricostruzioni fatte sul posto e dalla dichiarazione del conducente, che come da prassi - fanno sapere dal Comune di Napoli - è stato sottoposto ai test alcolemici e tossicologici i cui risultati si avranno nei prossimi giorni - è emerso che il pedone si trovava nelle vicinanze della pensilina. Per cause ancora da accertare sembra che il 43enne sia caduto al suolo proprio nel momento in cui il bus stava accostando per effettuare la fermata.

A quel punto il veicolo con la ruota posteriore lo ha travolto. La salma si trova adesso presso il II Policlinico di Napoli a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul posto domenica sera sono intervenuti gli operatori del 118, la polizia di Stato e la sezione infortunistica stradale della polizia locale: quest’ultima sta indagando per ricostruire la dinamica e le responsabilità dell’accaduto. Nei prossimi giorni gli agenti controlleranno infatti le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza esterna al Mann.

Oltre ad effettuare i rilievi di rito la polizia municipale ha provveduto al sequestro del mezzo di trasporto pubblico e dei cellulari delle persone coinvolte nel sinistro.

 

«Che si apra per te il sentiero dei Nirvana»: la frase, di chiara religione buddista, accompagna una sorta di epitaffio virtuale pubblicato sui social dagli amici di Thisara Rangajeewa, lo srilankese morto la sera di Pasqua a pochi metri dallo scalone d’ingresso dell’Archeologico. Una giornata di festa che l’uomo, sposato e padre di due bambini, aveva voluto trascorrere anche con gli amici. Tanto che, dopo una giornata felice passata con i familiari - con i quali abitava nella zona di piazza Mazzini - aveva deciso di festeggiare per qualche ora con alcuni amici per brindare assieme a loro.

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Al rientro il 43enne si era fermato davanti alla pensilina dell’Anm al Museo, in attesa forse dell’autobus che lo avrebbe riportato a casa. Ma un tragico destino ha voluto che Thisara non riabbracciasse i suoi cari l’altro ieri sera. Secondo le prime testimonianze l’uomo barcollando pare abbia poi perso l’equilibrio e sia caduto. In quell’istante, che si è rivelato per lui fatale, è arrivato il bus della linea 178 che, probabilmente mentre effettuava la manovra per accostarsi al marciapiede e fermarsi, lo ha travolto e ucciso con la ruota posteriore destra, schiacciandogli la testa. L’incidente mortale è avvenuto intorno alle 21 davanti a una fermata sempre molto affollata da utenti in attesa, snodo fondamentale di interscambio per raggiungere sia la zona di Capodimonte e l’area nord, sia quella di Salvator Rosa, il Vomero e corso Vittorio Emanuele. Autista e passeggeri sono sotto choc, ma ci sono ancora tanti punti da chiarire riguardo alla dinamica dell’incidente, che ha visto la morte di un uomo di 43 anni che oggi familiari e amici ricordano con preghiere sui social.

I numeri di Napoli e della Campania

In seguito all’ennesima vittima sulla strada, continuano a crescere i dati su incidenti e mancata sicurezza stradale a Napoli e in Campania. A dirlo sono i dati relativi a sinistri, decessi e ferimenti. Il capoluogo partenopeo, in particolare, registra numeri in forte aumento. Secondo i rilievi del reparto infortunistica stradale della polizia municipale, i morti sono stati 31 nel 2021, 25 nel 2022 e 34 nel 2023 e nei rispettivi anni si sono registrati 59, 61 e 69 feriti gravi. Nel 2022 nel 50% dei casi il guidatore è risultato positivo ad alcol o droga; e nel 2023 i numeri sono saliti ancora con il 55%. E non sono da meno, secondo i dati, i primi 15 giorni del 2024, che hanno fatto registrare un pedone morto al Corso Umberto e 5 sinistri gravi. Numeri tendenti ad aumentare purtroppo di anno in anno, come evidenziano ancora una volta i rilievi: nella città di Napoli gli incidenti erano 4.354 nel 2021, 4.694 nel 2022 e 5.056 nel 2023 con una media di oltre 2mila feriti lievi all’anno. Tante le criticità e altrettante le richieste dei cittadini alle istituzioni per ridurre i rischi e arginare il fenomeno della mortalità: segnaletica, dissuasori, semafori intelligenti e attraversamenti rialzati. In alcune strade - ritenute più pericolose perché ad alto tasso di incidentalità grave e mortale - anche gli autovelox. E, non da ultime, campagne informative di sensibilizzazione nelle scuole sulle sanzioni penali e sui danni causati da alcol e droghe: un intervento peraltro già messo in campo dall’amministrazione comunale in seguito ai numerosi incidenti verificatisi lungo le strade cittadine.

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