Pasquetta a Napoli, ressa per i biglietti alla Metro; via Marina: solito imbuto

Traffico in tilt fino a tarda notte, appello per avere più vigili nei prossimi ponti primaverili

Napoli, Metro, ressa per i biglietti, via Marina: solito imbuto
Napoli, Metro, ressa per i biglietti, via Marina: solito imbuto
di Gennaro Di Biase
Lunedì 1 Aprile 2024, 22:43 - Ultimo agg. 2 Aprile, 10:45
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Cultura, indotto e turisti per la Pasquetta 2024. Ma anche caos e criticità. A cominciare dal nodo trasporti e mobilità, col traffico in tilt e una coda semi-infinita in aeroporto, per migliaia di vacanzieri in attesa dell’Alibus, o per i visitatori in attesa della metro a piazza Garibaldi. Servizi da orario festivo, per i lavoratori. Troppo poco per le oltre 200mila presenze registrate in città nel weekend appena alle spalle. Poi parcheggiatori abusivi e venditori ambulanti ovunque. Napoli – lo abbiamo rilevato più volte su queste pagine – ha da migliorare diversi aspetti dell’accoglienza. Il lunedì di ieri è stato, per l’appunto, una fotografia utile per individuare le cose che non funzionano.

L’assessorato alla Mobilità di Edoardo Cosenza aveva sottoscritto un accordo coi sindacati, prevedendo un rinforzo di taxi per ieri e per domenica. Non è bastato. A Pasqua - secondo l’accordo - bus, metropolitana e funicolari Anm erano state sospese tra le 13.30 e le 16.30. Per il resto, era in vigore «l’orario festivo». Il servizio Alibus (il pullman Anm dal costo di 5 euro che collega stazione o Beverello allo scalo di Capodichino) era stato garantito.

Ma la garanzia non ha evitato code lunghissime in attesa del bus. Lo stesso vale per la metro: completamente intasato, ieri, l’ingresso ai tornelli della linea 1 in piazza Garibaldi. Strapiene anche le pensiline dei bus. Certo, negli ultimi tempi la linea 1, con l’attivazione dei nuovi treni e con il prolungamento notturno fino alle 2 di notte venerdì e sabato, ha fatto progressi. Ma siamo lontanissimi dalle metro h24 di Barcellona o Londra nei weekend e nei festivi (in Catalogna i treni viaggiano in notturna anche durante i giorni della settimana). Da questo punto di vista, innegabilmente, Partenope ha ancora molta strada da fare per arrivare al livello delle altre grandi capitali del turismo europeo.

Serve una decisa implementazione del trasporto pubblico, con un allungamento degli orari, se si vogliono davvero far decrescere i flussi di auto e scooter in città e se si vogliono rivitalizzare, anche in ottica movida, zone non proprio centrali della città (come il Centro direzionale, dove a breve sarà inaugurata la stazione della linea 1, o Fuorigrotta, dove entro l’estate arriverà la linea 6). Le nuove infrastrutture da sole non basteranno, se non saranno supportate da un’intensificazione della frequenza e un’estensione delle fasce orarie. Non a caso, sul fronte della viabilità privata, le cose non sono andate molto meglio nel corso della due giorni appena trascorsa. Si sono registrati grandi ingorghi verso il centro storico, intorno al Mann e tra piazza Dante e via Pessina, fino a tarda sera.

 

Traffico e rallentamenti anche in via Acton e nella zona del lungomare. E poi, come da triste tradizione dei giorni di festa napoletani, la Pasquetta ha conciso con l’avvento del regno dei parcheggiatori abusivi. Erano ovunque, in centro storico come a Santa Lucia, dove i ras della sosta stanno alzando le tariffe e chiedono fino a 5 euro per una sosta. Una vera e propria estorsione, anche sulle strisce blu. Sono stati comunque 250 gli agenti della polizia municipale in campo, sia ieri che domenica. I vigili sono stati impegnati anche nel contrasto ai tanti venditori ambulanti abusivi sul lungomare. In questo scenario si registra la denuncia del consigliere della Municipalità 2 Pino De Stasio, a proposito della chiusura dei bagni pubblici, per lavori svolti dalla sovrintendenza. Ma è lo stesso comune a replicare che sono stati creati bagni chimici ad hoc nella stessa zona in cui è avvenuta la chisura della toilette per i lavori.

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L’unione sindacale di base commenta così i problemi del trasporto pubblico pasquale. «È paradossale - affermano Marco Sansone ed Adolfo Vallini - che il Comune di Napoli non si renda conto della necessità di investire maggiormente sul servizio di trasporto pubblico locale, soprattutto in queste giornate particolari, quando le previsioni da tempo indicavano l’arrivo a Napoli di quasi 300mila turisti per le festività pasquali. Non è possibile, per esempio, che la stazione metropolitana che conta il maggior numero di passaggi viaggiatori, Garibaldi, continui, dai tempi delle restrizioni Covid-19, a tenere chiuso il secondo ingresso, provocando così file lunghissime di turisti e cittadini abituali che desiderano spostarsi verso le stazioni dell’arte e nei luoghi più turistici della città - continuano i sindacalisti. In queste condizioni, non potenziando nemmeno le attività di pulizia, in particolare in alcune stazioni come Museo, di controlleria e di vigilanza, non solo non si riesce sempre a garantire la sicurezza dei passeggeri, ma si rende anche più difficile l’operato dei lavoratori».

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