Petardo contro saracinesca dello studio nel Napoletano, il titolare: «Ho paura» Video

Petardo contro saracinesca dello studio nel Napoletano, il titolare: «Ho paura» Video
di Ciriaco M. Viggiano
Mercoledì 7 Novembre 2018, 16:57 - Ultimo agg. 18:21
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PIANO DI SORRENTO - È da poco trascorsa l'una di notte. Due ragazzi in sella a uno scooter si avvicinano alla saracinesca di uno studio fotografico lungo corso Italia, a due passi dalla centralissima piazza Cota. Uno dei due accende un petardo e lo lancia contro l'esercizio. L'esplosione genera fumo e scintille, mentre la coppia di giovani si allontana in fretta e furia. A riprendere la scena è l'impianto di videosorveglianza che vigila sullo studio di Diego Ambruoso, 45enne fotografo e cineoperatore, vittima del terzo raid vandalico in due anni: «Adesso ho paura - dice - Dopo aver fatto esplodere un petardo all'esterno del negozio, che altro mi faranno?»
 


Il filmato è stato mostrato ai carabinieri della stazione di Piano di Sorrento ai quali Ambruoso si è rivolto per denunciare l'episodio avvenuto nella notte tra ieri e lunedì. Alle forze dell'ordine il 45enne cineoperatore ha raccontato di essersi accorto del raid vandalico solo nel pomeriggio di lunedì, cioè quando ha aperto lo studio: «Ho trovato la bocchetta dell'aria fuori posto, sull'asfalto. A quel punto ho dato un'occhiata alle immagini registrate dalle telecamere e ho scoperto che a danneggiare l'impianto era stato lo scoppio del petardo lanciato dai due ragazzi in sella a uno scooter». Un'esplosione forte, secondo quanto riferito da alcuni residenti in zona, ma che fortunatamente non ha provocato danni a persone o cose.

Si tratta, però, del terzo raid ai danni dello studio fotografico nel centro di Piano. Nel 2016 il titolare trovò l'ingresso imbrattato con bombolette spray. L'anno scorso, invece, all'esterno dell'esercizio furono accesi due fumogeni. Adesso è la volta del petardo. Tutti episodi apparentemente privi di una spiegazione e puntualmente denunciati alle forze dell'ordine. Ciò non toglie, però, che Ambruoso sia preoccupato per la sorte della sua attività: «Dopo il petardo, lanceranno una bomba carta? Ormai sono rassegnato e temo gravi danni allo studio che ho aperto grazie ai sacrifici miei e dei miei genitori».

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