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«Un Prefetto non parla mai a vanvera ma per dati consolidati e acquisiti - ha sottolineato Gabrielli - e come autorità provinciale per la sicurezza ha il polso della situazione. Credo che la città, come tutto il Paese, si sta riprendendo dopo il lockdown e dopo un periodo di compressione della delittuosità dovuta al fatto che la gente stava in casa e che i reati predatori era complicato realizzarli».
«In questo contesto - ha aggiunto - come avevamo già notato prima del Covid, in un Paese in cui in reati di sangue sono sempre più marginali, la realtà napoletana e quella foggiana hanno rappresentato in questi anni un pò delle eccezioni nel senso che a dispetto del trend fortemente compresso di altre parti del Paese, nel Napoletano e nel Foggiano si è continuato a sparare e a morire ammazzati seppure in percentuali minori.
E questo nella realtà napoletana ha avuto una mutazione gangsteristica». «Perciò in questo momento - ha concluso - c'è una particolare attenzione ai fenomeni di criminalità diffusa, proprio perché il periodo del lockdown ha portato a una compressione dei fenomeni criminali e adesso questi fenomeni stanno riprendo con una violenza superiore di quella precedente».