Pompei, va in Algeria dal papà militare in missione e muore a 14 anni per una capriola

Pompei, va in Algeria dal papà militare in missione e muore a 14 anni per una capriola
di Susy Malafronte
Domenica 4 Novembre 2018, 08:00
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POMPEI - Morire a 14 anni mentre si gioca a fare le capriole è qualcosa di terrificante ed irreale. Invece è accaduto davvero, purtroppo. La vittima è un ragazzo di Pompei. Un momento di spensieratezza, nel pomeriggio di ieri, si è trasformato in tragedia in un attimo. Pasquale Manzo mentre era in vacanza in Algeria per il lungo ponte di Ognissanti, in visita al padre brigadiere in missione all'estero, stava rotolando sull'erba e faceva capriole in un giardino. Una caduta rovinosa, però, ha stroncato la sua giovane vita. Inutili sono stati i primi interventi di rianimazione compiuti dal padre, abituato ad aiutare persone ferite. Neppure i medici del pronto intervento sono riusciti a salvare la vita del 14enne. Pasquale è giunto in ospedale già privo di vita. La felicità di trascorrere qualche giorno con il padre, il suo eroe, che non vedeva di persona da mesi, si è spenta improvvisamente. In una maniera assurda, inimmaginabile, davanti agli occhi della madre e del padre. Le autorità del luogo non hanno ritenuto opportuno effettuare l'autopsia perché la dinamica dell'incidente e il decesso del 14enne sono stati chiariti dalla testimonianza resa dallo stesso brigadiere. La salma del giovane arriverà in Italia, all'aeroporto di Fiumicino, tra oggi e domani, a bordo di un aereo di Stato, e giungerà a Pompei nelle ore immediatamente successive.
 
Pasquale, che frequentava la prima classe al liceo scientifico «Ernesto Pascal», lascia un dolore ed un vuoto incolmabile non solo nei cuori dei suoi genitori e dei suoi familiari, ma in tutti i suoi amici. Un ragazzo solare, sempre sorridente e pronto ad aiutare i compagni in difficoltà. Studente modello, educato che, sin dal suo primo giorno di liceo, ha dimostrato di essere intelligente e studioso. La notizia della sua morte è arrivata dall'Algeria a Pompei, attraverso i social, in pochissimi minuti. Pasquale, raccontano gli amici, riusciva a far sorridere tutti, anche chi era giù di morale o preoccupato per una interrogazione. Ora Pompei aspetta il suo angelo per accompagnarlo verso il suo ultimo viaggio.
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