“Qualcuno dalle strade esterne viene qui, passando con l’automobile, butta tutto quello che vuole sotto l’arco ed abbiamo fatto la discarica”.
Queste le parole dei residenti di via vicinale Torre Cervati nel quartiere di Posillipo che – dopo aver chiesto interventi di restauro e di messa in sicurezza della struttura – lamento l’abbandono dell’arco settecentesco.
La lapide presente sulla sommità della struttura infatti, riporta una iscrizione del Maggio 1779 che sanciva il “divieto di caccia e di intromissione nella proprietà del Marchese Pietro Patrizi” con la pena, per i “controvenienti”, pari a cinquanta ducati, al sequestro dello “schioppo e degli arnesi da caccia” ed alla “reclusione in carcere”.
Il manufatto, attraverso il quale si accedeva alla residenza dei Marchesi di Ripacandida, e che si sviluppava su uno dei più antichi varchi che conducevano alla collina di Posillipo, è oggi in condizioni di totale abbandono.
“E’ inammissibile” concludono i residenti della strada, “che questa importante testimonianza della storia del nostro territorio debba essere una discarica a cielo aperto. Chiediamo alle istituzioni preposte di intervenire quanto prima, per restituire dignità e decoro al monumento ed al nostro quartiere”.