«Scabec, organico gonfiato: ombre anche su Procida»

«Scabec, organico gonfiato: ombre anche su Procida»
di Adolfo Pappalardo
Martedì 5 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo agg. 13:04
4 Minuti di Lettura

Una pianta organica più che triplicata rispetto al piano industriale; ben 4 direttori generali invece che uno e spese fuori bilancio ed extra budget. Lo scrive, nero su bianco, la presidente di Scabec Assunta Tartaglione in una relazione di fine gennaio inviata via pec a palazzo Santa Lucia sottolineando la crisi drammatica: «Ci sono impegni e contratti per circa 2,8 milioni di euro di cui 600mila euro per extra budget su attività svolte e 2,2 milioni per costi del personale senza l'adeguata copertura economica». Da un primo e sommario esame cioè la partecipata pubblica si ritrova, solo per il 2021, con spese non preventivate di circa 2,8 milioni. Aspetti su cui ora dovranno fare luce i magistrati, anche alla luce di due perquisizioni della Guardia di Finanza. Non solo materia d'indagine dell'inchiesta che, per ora, non vede indagati ma solo un'ipotesi di reato di truffa e falso in bilancio, ma anche battaglia politica. Ieri, infatti, il consigliere regionale leghista Severino Nappi ha svolto un'ispezione ed ha annunciato una interrogazione al question time di venerdì. «Ci sono molti punti oscuri anche sul ruolo della Regione nell'organizzazione di Procida, capitale della cultura. Bisogna fare chiarezza», annuncia il consigliere della Lega. E venerdì è anche il giorno in cui la presidente Tartaglione e il consigliere Aniello Salzano, come già annunciato, rassegneranno le dimissioni dall'incarico (formalizzato il 21 novembre) subito dopo l'assemblea con il socio unico: la Regione. 

Troppo complicato andare avanti.

Non solo l'inchiesta giudiziaria ma anche il peso dei debiti sulla partecipata regionale che sfiorano i 4 milioni di euro. Che non possono essere ripianati con un finanziamento della Regione ma al massimo spalmati in 5 anni. E se il governatore De Luca ostenta sicurezza in pubblico («Su Scabec non succede niente. Accade che gli uffici competenti fanno tutte le valutazioni e gli accertamenti necessari con uno spirito di assoluto rigore», ha detto l'altro giorno), in privato lo raccontano come «inferocito» per il buco finanziario nella società a cui ha sempre tenuto tantissimo. 

Ma a parte i contratti stipulati, come quello con la Rai da 1,1 milioni (ma senza copertura e su cui si sta tentando una soluzione bonaria) o per una sede a Salerno ristrutturata ma mai utilizzata, preoccupa la situazione dei dipendenti. Ben 48 dai 17 previsti. Quando? Non anni fa ma nel piano triennale 2020-21-22 approvato appena il 27 aprile 2021. Eppure si continuavano a firmare contratti di lavoro, tra nuovi e rinnovi, senza tener conto del piano approvato. Non solo perché, sempre nella relazione di fine gennaio(spedita al capo dell'ufficio di gabinetto di Santa Lucia, all'organo di vigilanza sulle partecipate e alla direzione generale per le politiche culturali), viene fatto rilevare come «la quasi totalità dei 46 dipendenti ha superato i 36 mesi complessivi ovvero il limite dei 5 rinnovi esponendo la Scabec alle conseguenze giuridiche previste dalla normativa vigente». Il rischio vertenze, quindi, è dietro l'angolo. E non riguarda solo i 16 a cui, recentemente, non è stato rinnovato il rapporto di lavoro.

Video

«A mio avviso tutti i contratti a tempo determinato in Scabec - spiega il consigliere leghista Nappi- hanno diversi profili di nullità. Con una patologia a monte: non c'è alcuna selezione del personale e si è attinti da una semplice short list. Non solo perché, molto liberamente, il trattamento economico era deciso tra le parti. Senza contare gli aumenti e le promozioni a dirigente, tutte non giustificat9e. Discorso simile anche con i consulenti, scelti senza alcun criterio. E così si arriva a una spesa per il personale non compatibile e non sostenibile dalle casse della partecipata». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA