Procida, crolla il costone di Chiaia: frana sulla spiaggia libera, nessun ferito

Procida, crolla il costone di Chiaia: frana sulla spiaggia libera, nessun ferito
di Melina Chiapparino
Sabato 25 Agosto 2018, 13:34 - Ultimo agg. 26 Agosto, 09:06
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Paura a Procida dove una parte di costone roccioso è crollato sulla spiaggia della Chiaia. I massi che si sono improvvisamente staccati dalla dorsale di roccia sono precipitati sull'arenile e in mare scatenando il panico tra i bagnanti, alcuni dei quali sono stati contusi.

Il fronte della frana è lungo una decina di metri. Sulla stretta lingua di sabbia che separa la parete rocciosa dal mare si è abbattuto un volume di materiale stimato in circa 13 metri cubi. 
 
 

Sul posto sono in corso i sopralluoghi di Guardia costiera, protezione civile e carabinieri che hanno evacuato l'area e stanno procedendo alla messa in sicurezza. I sanitari del 118 hanno assistito alcune persone per policontusioni e leggeri traumi contusivi. Tre giovani, due ragazzi e una ragazza, sono riusciti a fuggire prima della frana messi in allarme dalla caduta di alcune pietre.

L'allarme è scattato intorno alle 13, come riferisce il tenente di vascello Sabrina De Cuio, comandante della Guardia costiera di Procida. La zona della frana non era interdetta alla balneazione.

Non è la prima volta che si verificano cedimenti dai costoni che incombono su alcune spiagge procidane, interessati dal fenomeno dell'erosione. Nel settembre 2016 uno degli ultimi crolli in via Bagni, sempre in località Chiaia, senza feriti. L'episodio che sull'isola viene maggiormente ricordato è però quello del 19 aprile 2008: una grossa frana si abbatté su una spiaggia fortunatamente già chiusa ai bagnanti proprio per il rischio di frane. Quel cedimento rese inagibili tre abitazioni. 
 

«La zona franata non era una zona interdetta al pubblico né considerata pericolosa. La nostra è un'isola fragile che meriterebbe un po' più di attenzione, abbiamo chiesto dei finanziamenti perché le zone a rischio siano messe in sicurezza», il primo commento del sindaco di Procida, Dino Ambrosino (Pd). 

«Nella zona sovrastante la parte franata - spiega - la Provincia era intervenuta anni fa con lavori di messa in sicurezza, ma la parte sottostante del costone non era stata tenuta in considerazione. Bisognerà rileggere le varie relazioni tecniche dell'epoca per capire perché quella parte fosse stata giudicata in sicurezza. In località Chiaia ci sono stati diversi fenomeni franosi, per questo alcuni mesi fa abbiamo chiesto dei finanziamenti alla Regione per opere di sicurezza, nell'ambito della programmazione Ue. I finanziamenti che abbiamo chiesto riguardavano la parte centrale della Chiaia e a questo punto inseriremo anche la parte interessata stamattina dal crollo», prevede il sindaco.

Le altre zone ritenute a rischio - al Ciraccio, a Terra Murata e in altre parti della Chiaia - «sono tutte interdette», precisa il sindaco. «Prima di ogni estate con vigili, capitaneria e ufficio tecnico andiamo a verificare le zone pericolose e lo stato di cartelloni e reti di interdizione e pericolo». Nello specifico «per Terra Murata abbiamo chiesto i finanziamenti al Viminale che ha fatto un bando per la messa in sicurezza del territorio e ci siamo candidati con due interventi da realizzare. Su Ciraccio sta lavorando la Città Metropolitana di Napoli e proprio due settimane fa sono stato a controllare lo stato della progettazione che è in itinere per ottenere il finanziamento, è solo questione di tempo. Per la Chiaia invece abbiamo presentato - alla Regione nell'ambito dei finanziamenti Ue - due richieste per lavori: uno in prossimità della Corricella, dove c'è un costone da mettere in sicurezza, e uno nella parte centrale, già chiusa. A questo punto allargheremmo questo intervento anche alla parte che ha ceduto oggi», conclude Ambrosino.
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