Il procuratore antimafia Roberti: blitz anti-Casalesi, collusioni ma anche risultati

Il procuratore antimafia Roberti: blitz anti-Casalesi, collusioni ma anche risultati
Venerdì 11 Dicembre 2015, 11:44 - Ultimo agg. 12:42
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«Purtroppo nella storia del nostro Paese le collusioni tra mondo della politica istituzionale, delle imprese e della criminalità si sono sempre registrate, ma, soprattutto negli ultimi venti anni, sono stati ottenuti anche grandi risultati, da ultimo quello di ieri». Così il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, ha risposto ai giornalisti in merito all'operazione, coordinata dalla Dda di Napoli, con la quale sono state emesse 28 ordinanze di custodia cautelare per esponenti del clan dei Casalesi e amministratori pubblici e imprenditori.

Secondo Roberti, l'operazione svolta ieri in territorio casertano, «dimostra che la giustizia fa sempre il suo corso e per questo bisogna avere fiducia nelle istituzioni che naturalmente se la devono meritare, ma ritengo che la giustizia, le forze dell'ordine e anche una parte della politica stiano facendo del loro meglio per meritarsi la fiducia dei cittadini».

Invece, «la scuola è la più potente arma contro la criminalità». Questa l'opinione del procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, intervenuto a un incontro su nuove e vecchie forme di criminalità promosso dall'Università Federico II di Napoli.

Secondo Roberti, la scuola offre due possibilità: «insegna valori e può togliere i ragazzi dalla strada».
L'istituzione scolastica «può rappresentare uno strumento importante, fornire una svolta». Ha sottolineato Roberti: « un momento in cui forse c'è una grande opportunità perchè si è fatta finalmente strada la consapevolezza che non basta l'intervento giudiziario, servono anche altri interventi soprattutto sulla scuola». Da qui l'invito a «portare i ragazzi a scuola così come in strutture sportive. Un lavoro che va fatto, incentivato e incoraggiato».