Reparto chiuso per festa, il primario
sospeso: «Chiarirò tutto»

Reparto chiuso per festa, il primario sospeso: «Chiarirò tutto»
di Ettore Mautone
Lunedì 9 Luglio 2018, 08:24 - Ultimo agg. 15:47
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«Ritengo sia opportuno incontrare prima il mio direttore generale, Mario Forlenza, con cui ho appuntamento oggi alle 12 e poi rilasciare dichiarazioni alla stampa». Squilla a vuoto il telefono cellulare di Francesco Pignatelli, che si affida a un laconico messaggio per whatsapp per replicare alla pesanti accuse piovute sul suo capo con la denuncia del consigliere regionale del Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

Pignatelli è un chirurgo vascolare, neoprimario all'Ospedale del Mare, grazie al concorso vinto e appena concluso a Napoli est. Proviene dai ruoli della Asl Napoli 1 dove finora è stato direttore dell'unità operativa di Chirurgia vascolare presso l'ospedale dei Pellegrini. Classe 1958, studi classici al Pansini, ha studiato Medicina a Napoli all'Ateneo Vanvitelli laureandosi con il massimo dei voti per poi conseguire l'abilitazione all'attività professionale nel 1984. È iscritto all'albo dei medici e chirurghi di Napoli dal 15 aprile 1985 e si è specializzato in Chirurgia d'urgenza e pronto soccorso il 26 ottobre 1989. La seconda specializzazione, in Chirurgia vascolare, arriva nel 1994 e ha poi caratterizzato gran parte della sua qualificazione professionale.
 
Molti dei suoi colleghi, con cui ha diviso per anni la trincea dell'ospedale della Pignasecca e oggi ritrovati all'Ospedale del Mare, lo dipingono come un professionista serio, dedito al lavoro. Ma altri stigmatizzano con nettezza la leggerezza con cui ha deciso di affidare i tre pazienti che aveva ricoverati nel suo reparto alla Chirurgia generale dell'Ospedale del Mare nella notte tra venerdì e sabato. «In alcuni casi straordinari, nei presidi privi di pronto soccorso e nei periodi di ferie - dice un chirurgo della Asl Napoli 1 - si chiede l'autorizzazione alla direzione sanitaria di programmare uno stop tecnico accorpando i reparti. Ma in questo caso non è stato chiesto il via libera a nessuno. Una leggerezza assurda».
LA CARRIERA
Eppure Pignatelli di esperienza ne ha maturata parecchia nella sua carriera e dovrebbe mandare a memoria le regole del funzionamento di un grande ospedale. All'inizio della carriera Pignatelli ha prestato servizio presso la Usl 20 Aversa al presidio ospedaliero Moscati, lavorando in quel pronto soccorso di frontiera fino al 1992. Dal 1993 al 1999 ha poi prestato servizio presso l'Asl di Caserta, all'ospedale di Marcianise, come dirigente medico di primo livello presso il reparto di Chirurgia generale e pronto soccorso. Dal 1999 al 2008 è poi passato all'Azienda ospedaliera san Sebastiano e Sant'Anna di Caserta dove ha ricoperto l'incarico di dirigente presso l'unità di Chirurgia vascolare ed endovascolare diventandone responsabile, dal 2005, presso l'unità di Patologia aneurismatica diventata poi la sua specialità. Dal dicembre del 2008 fino alla scorsa settimana ha lavorato nel reparto di Chirurgia vascolare dell'ospedale Pellegrini dove è stato primario dal 15 gennaio 2013. In questa veste si è sempre occupato di reggere turni, assicurare ferie, malattie e permessi ai suoi sottoposti.
LO SCIVOLONE
Un'esperienza che non è bastata a evitargli uno scivolone all'apice del percorso professionale. Un neo che oscura i numerosi stage formativi conseguiti presso diverse unità di chirurgia vascolare sia nazionali che internazionali e che stona con i due master di Chirurgia endovascolare all'attivo nel curriculum. Nella sua carriera figurano anche ruoli e insegnamenti accademici nelle lauree triennali. Potrà mai dire ai suoi allievi che quando i pazienti scarseggiano è possibile chiudere e accorpare i reparti? Un infortunio incredibile quello di Francesco Pignatelli per una vicenda che ha già prodotto la sospensione dell'incarico di primario in attesa di ulteriori indagini ispettive avviate dalla Asl e che lasciano aperta l'ipotesi, in caso di conferma delle accuse, di pesanti risvolti disciplinari.
 
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