Napoli, Rolex scippato su TikTok, il gip: «Esibito come trofeo»

Lo scorso ottobre turista aggredito da malvivente e complici

Napoli, Rolex scippato su TikTok, il gip: «Esibito come trofeo»
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 28 Dicembre 2022, 08:52 - Ultimo agg. 16:25
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Hanno esibito a mo' di trofeo l'orologio scippato - un esemplare da 30mila euro - in un post su TikTok. Lo hanno messo al polso e hanno immortalato la scena, mostrando il prezioso bottino al polso, con tanto di dito medio mostrato al proprio pubblico. Eccola la banda di baby rapinatori, al termine delle indagini su una serie di scippi messi a segno a partire dallo scorso autunno. Colpi fulminei, per i quali A.M., oggi 17enne, è finito in cella, dopo essere stato raggiunto da una misura cautelare firmata dal gip Draetta del Tribunale di Napoli. Una inchiesta che ha fatto leva su una serie di immagini raccolte dal circuito di sorveglianza, con videocamere messe a presidio di via Cesario Console, via Toledo e alcuni punti dei Quartieri spagnoli. Inchiesta che fa emergere la buona dose di sfrontatezza del gruppetto di soggetti finiti al centro delle indagini. In cella A.M., sotto i riflettori finiscono anche i presunti complici D.D.B., F.P.D.G., che avrebbero agito in branco nei confronti di un turista passato a visitare i vicoli di Montecalvario, a ridosso di via Toledo. È il 17 ottobre scorso, quando l'uomo (per altro accompagnato dalla moglie, professione guida turistica), si ritrova al centro di un'azione predatoria. Siamo in via De Deo, gli scippano il proprio Hublot Bing Bang, valore 30mila euro.



Un colpo rapido e tecnicamente riuscito. Ma il bottino è di quelli alti, al punto tale da spingere il branco ad autoesaltarsi.

In che modo? Tramite canali social. Usando TikTok, per immortalare - all'interno di una Audi - la refertiva. Scrive il giudice: «I tre giovani hanno voluto fare sfoggio, come una sorta di trofeo, dell'orologio di grosso valore esibito dopo il colpo messo a termine. Un elemento che spinge il giudice a sottolineare che il minore ha «pienezza di capacità di intendere e di volere, a differenza di quanto emerso nei mesi scorsi, quando nei confronti di A.M. era stato riservato una sorta di beneficio. Ricordate il caso? Nei suoi confronti era scattata la traduzione all'interno di una comunità, dalla quale è però evaso. Sulle prime, era stato infatti ritenuto incapace di intendere e di volere. E invece, secondo il giudice, ci troviamo di fronte a una «personalità violenta», in quanto soggetto «lucido e determinato», che ora dovrà affrontare un processo da detenuto, per rapina, ma anche per altri episodi di violenza predatoria, in alcuni casi con tanto di uso di arma da fuoco. Difeso dal penalista Mario Covelli, domani il minore è atteso per l'interrogatorio di garanzia.

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