Capodanno senza diretta Rai:
è corto circuito Comune-Regione

Capodanno senza diretta Rai: è corto circuito Comune-Regione
di Valerio Esca
Martedì 27 Dicembre 2016, 00:00 - Ultimo agg. 10:00
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Addio alla diretta Rai in seconda serata del Capodanno di Napoli. Sembrava tutto fatto per lo show dal lungomare di via Caracciolo. C’era l’ok di tutti: Rai, Comune di Napoli e Regione Campania. Si era espressa favorevolmente anche la conferenza dei servizi di Palazzo San Giacomo, mentre la società di produzione, ideatrice del progetto, stava mettendo in piedi il cast. Erano stati già contattati artisti e presentatori, ma qualcosa è andato storto a pochi giorni dal concerto. Che cosa? Un corto circuito tra Comune e Regione. Ritardi, tentennamenti, incomprensioni, lungaggini burocratiche.

Tutto ha reso di fatto impossibile organizzare l’evento, che complessivamente sarebbe costato circa 300mila euro. Si consuma dunque sul Capodanno l’ennesimo strappo tra i due enti, che si erano già scontrati sui fondi erogati da Palazzo Santa Lucia per la kermesse «luci d’artista». Quei famosi tre milioni di euro che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris non è mai riuscito a digerire. Ma come sono andati i fatti? La stessa società di produzione che organizzò già cinque anni fa la diretta Rai da piazza del Plebiscito per il concertone di Napoli, circa due mesi fa ha presentato l’idea in Regione. Da Santa Lucia – stando a quanto si apprende – sarebbe arrivato un ok di massima a procedere.

A quel punto il progetto è stato consegnato al Comune di Napoli che lo ha fatto subito suo. Nelle ultime settimane sono intercorsi diversi messaggi e telefonate tra i due uffici di Gabinetto degli Enti. Ne è seguita una richiesta da parte del capo di Gabinetto del Comune Attilio Auricchio agli uffici regionali di valutare la possibilità di finanziare lo spettacolo. Tra una carta e l’altra, una telefonata e l’altra, il tempo è passato ed a pochi giorni dal Capodanno gli organizzatori hanno deciso di abdicare ed alzare bandiera bianca, per non rischiare di ritrovarsi con il cerino in mano e senza fondi a disposizione.

Ognuno ovviamente in questa vicenda racconta la sua verità: il Comune si aspettava maggiore elasticità da parte della Regione sull’iter da seguire, visti i tempi stretti; la Regione di ricevere con largo anticipo il progetto per poter avviare le pratiche del finanziamento. Insomma al di là di colpe o responsabilità Napoli ha perso sicuramente un’occasione, anche se da Palazzo San Giacomo provano a gettare acqua sul fuoco: «Noi abbiamo inviato una comunicazione alla Regione, ma non abbiamo ricevuto risposte. Al netto di questo ci dispiace non poter essere una delle piazze della diretta Rai della seconda serata, ma abbiamo un piano B. Stiamo chiudendo un accordo con un emittente privata che attraverso il digitale terrestre ha una copertura su quasi tutto il territorio nazionale».

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