Sanità Campania, Di Mauro escluso dal Cotugno: D'Amore promosso al Cardarelli

Sanità Campania, Di Mauro escluso dal Cotugno: D'Amore promosso al Cardarelli
di Ettore Mautone
Mercoledì 22 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 23 Giugno, 07:16
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Manager di Asl e ospedali: si risolve in un valzer di poltrone, qualche promozione e un'inaspettata esclusione - quella di Maurizio Di Mauro, costretto a lasciare l'azienda dei Colli - la tornata delle nomine dei direttori generali in 13 aziende sanitarie della Campania su 17 in cui i rispettivi vertici sono in scadenza. La nuova squadra di De Luca si compone dunque di tessere che in maggioranza già conosciamo. Come Antonio D'Amore che lascia la Asl Napoli 2 nord per assumere il comando del Cardarelli. Un'evidente promozione sul campo per il medico casertano. D'Amore al Cardarelli prende il posto di Giuseppe Longo che si trasferisce nel vicino policlinico collinare alla guida dell'azienda ospedaliera universitaria. A dare il via al suo nuovo incarico, l'intesa tra De Luca e il rettore della Federico II Matteo Lorito. L'arrivo di Longo viene salutato con grande favore dal corpo accademico e dalla Scuola di medicina con cui si appresta a lavorare gomito a gomito nei prossimi tre anni per potenziare i servizi assistenziali, garantire l'agibilità della formazione e accompagnare il decollo del pronto soccorso.

Il domino degli incarichi coinvolge anche Anna Iervolino, una delle due quote rosa confermate nella squadra di De Luca: dal Policlinico migra al vertice della direzione strategica dell'azienda dei Colli (Monaldi-Cotugno-Cto).

Gli avvicendamenti riguardano anche le due Asl provinciali: a capo della Asl Napoli 2 nord arriva da Salerno Mario Iervolino. Prende il suo posto Gennaro Sosto per tre anni a capo della Asl Napoli 3 sud. Sosto resterà anche responsabile della realizzazione del nuovo ospedale unico della Costiera Sorrentina. La casella che quest'ultimo lascia libera in provincia di Napoli viene occupata da Giuseppe Russo, attuale direttore sanitario aziendale del Cardarelli, ex ospedale del mare e Loreto. Nell'area metropolitana una delle poche riconferme: a capo della Asl del capoluogo resta in sella Ciro Verdoliva. Dovrà portare a compimento il progetto finanziato con il Pnrr (8 ospedali di Comunità e 33 Case della salute) e provare a sciogliere i nodi irrisolti del 118 e del personale che manca nei pronto soccorso. Al Policlinico Vanvitelli, il posto lasciato libero da Antonio Giordano che si avvia alla pensione, viene affidato a Ferdinando Russo nominato d'intesa con il rettore Gianfranco Nicoletti. 

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Passiamo alle aree interne: al Moscati di Avellino resta in sella Renato Pizzuti. Sempre in Irpinia alla guida della Asl c'è invece lo scambio tra Maria Morgante e Mario Ferrante proveniente dal vertice del San Pio di Benevento. Immutato l'assetto di vertice della Asl di Benevento con Gennaro Volpe. Infine Caserta: per colmare il vuoto lasciato da Ferdinando Russo si fa avanti Amedeo Blasotti, direttore amministrativo uscente. Infine le dolenti note: a Maurizio Di Mauro che ha affrontato in prima fila tutta la pandemia resta un incarico non ancora definito in seno alla struttura centrale dell'assessorato. Duro il commento di Gianpiero Zinzi, consigliere regionale della Lega: «La solita lottizzazione delle poltrone. Nessuna rivoluzione nella sanità». Per gli operatori rappresentati dagli Ordini professionali - Bruno Zuccarelli per i medici, Franco Ascolese per 19 albi sanitari e Teresa Rea per gli infermieri - l'auspicio di poter sciogliere i nodi del precariato e della sicurezza, di popolare le corsie con cui accompagnare il Pnrr e i servizi di prossimità. 

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