Scampia, bossoli davanti alla porta
del centro intitolato a Gelsomina Verde

Scampia, bossoli davanti alla porta del centro intitolato a Gelsomina Verde
di Melina Chiapparino
Martedì 10 Gennaio 2017, 10:30
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Cinque bossoli a salve, in fila uno dietro l’atro, sistemati davanti all’ingresso dell’Officina delle Culture «Gelsomina Verde». È lo scenario inquietante che si è offerto agli occhi dei volontari del centro nel cuore delle «case dei Puffi», un tempo fortino dello spaccio a Scampia nel lotto P di via Ghisleri. L’ombra di una minaccia si abbatte sulla struttura intitolata ad una giovane napoletana, vittima innocente della camorra.

Minaccia che prende corpo al pensiero che, oggi, l’ex scuola monopolizzata dagli spacciatori è un presidio di legalità oltre chesimbolo della lotta anticamorra. Le pallottole a salve, sistemate con ordine quasi certosino e con la parte anteriore rivolta verso il cancello interno dell’edificio, sono state ritrovate il primo gennaio dai soci di alcune delle 13 associazioni Onlus che offrono una moltitudine di servizi per il territorio. I volontari hanno chiamato la polizia e nonostante che tra le ipotesi c’è quela che potrebbe trattarsi di una provocazione o un gesto balordo, di certo la faccenda non va sottovalutata. «Inizialmente abbiamo pensato che potessero essere pallottole vaganti per l’usanza criminale di sparare a Capodanno - dice Ciro Corona, presidente di (R )esistenza Anticamorra che ha in gestione la struttura comunale - successivamente guardando come erano state disposte ed il luogo esatto della loro posizione, abbiamo capito che non si tratta certo di una casualità».
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