Scuole aperte oggi a Napoli con l'allerta meteo, è rebus: «Regole univoche per i sindaci»

Scuole aperte oggi a Napoli con l'allerta meteo, è rebus: «Regole univoche per i sindaci»
di Daniela Spadaro
Venerdì 3 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 21:17
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Il copione è di quelli noti: la Protezione civile dirama un bollettino, l'annuncio di allerta meteo arriva ai Comuni presumibilmente interessati, che siano in zona gialla, arancione o rossa secondo i codici in uso e che indicano il livello di pericolo per cose o persone. A questo punto la palla passa ai sindaci. Sono loro a dover decidere se, ipotizzando temporali violenti che possano mettere a rischio le strutture o impedire gli spostamenti, sia il caso di chiudere o meno le scuole. A volte i temporali arrivano sul serio, spesso no. Per fortuna, ovviamente. Accade però che in Comuni limitrofi sindaci diversi decidano diversamente su quale «carta» scommettere, quella della precauzione o quella del fatalismo. In ogni caso arriveranno le critiche, in molti casi anche violente, qualunque cosa scelgano si ritroveranno posta e profili social sotto assedio. Un sindaco deciderà che non è il caso di chiudere le scuole in presenza di allerta gialla o arancione? Una lunga serie di messaggi di studenti arrabbiati si affastellerà, spesso condita da insulti e improperi. Un altro sindaco vorrà, nella medesima situazione, serrare i cancelli? Sarà attaccato a prescindere da chiunque non sia d'accordo, soprattutto se, arrivato il giorno in questione, il sole farà capolino dalle nuvole mentre si sarà già perso un altro giorno di lezioni.

La meteorologia è sì una scienza, ma statistica, probabilistica.

C'è una componente determinabile e una parte caotica che sfugge. Indi chi ha la responsabilità delle decisioni deve farlo sapendo che potrebbe sbagliare. 

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Ieri l'area vesuviana, con la città di Napoli, era zona di criticità «arancione». Un po' di pioggia e molto vento è ciò che poi si è registrato. Meglio la prudenza o la scommessa? Il neo sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha deciso per la prudenza, nel Vesuviano hanno chiuso le scuole i sindaci di Ercolano, Pompei, Portici, Somma Vesuviana. Scuole chiuse anche a San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata, Torre del Greco. A Castellammare scuole chiuse, a Vico Equense aperte. Ad Ottaviano, il sindaco Luca Capasso non ha voluto reiterare la decisione presa nelle ultime due occasioni: sia sabato 27 novembre, sia il lunedì successivo, il 29 novembre, visti bollettini e l'allerta meteo diramata, aveva chiuso le scuole. Ieri invece no e, appena compreso che nubifragi non ve ne sarebbero stati, ha pubblicato sui suoi profili social una veduta di Ottaviano con il sole affacciato tra le nuvole candide e indirizzato una lettera al governatore De Luca. «L'inverno è lungo sostiene Capasso e non possiamo più consentire che i sindaci siano lasciati soli a decidere, in balia di studenti e genitori che vogliono informazioni usando a volte maniere poco gentili, per non parlare del fatto che spesso comuni vicini decidono diversamente, scatenando infinite polemiche». Il sindaco ha chiesto l'istituzione di un tavolo di coordinamento dei sindaci che, insieme alla Protezione civile, individuino criteri che consentano agli amministratori di procedere ad eventuali chiusure delle scuole senza essere costretti a decidere sulla esclusiva base di un bollettino con le previsioni. Invocando l'intervento di De Luca affinché si fissino regole certe, perché la responsabilità non ricada soltanto sui sindaci, che non sono meteorologi, tantomeno geologi: «È tempo di immaginare - conclude Capasso - soluzioni collegiali e condivise». 

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