Due euro in più per imbarcarsi dall'aeroporto di Napoli. A tanto ammonta la tassa prevista con l'incremento dell'addizionale comunale. Ricari a partire dal primo gennaio 2023, che devono essere definitivamente approvati dall'assemblea cittadina, nella seduta del 29 dicembre, e scatenano lo «sconcerto» di Gesac.
«L'aumento determina, infatti, per le compagnie aeree, una minore sostenibilità economica dei voli, che quindi verrebbero ridotti in termini di numero e frequenze, con un conseguente impatto recessivo sul turismo e l'economia della città di Napoli e della Regione Campania nel suo complesso», si legge in una nota diffusa dalla società che gestisce lo scalo, e avvisa: «È importante sottolineare che l'incremento della tassa aeroportuale d'imbarco è solo indirettamente un danno per la Gesac: lo è invece direttamente per la città e per i cittadini».