Napoli, l'aeroporto di Capodichino tra i più green al mondo: ridotte le emissioni di Co2 del 65 percento

Previsto anche un investimento da 16 milioni per installare pannelli fotovoltaici

Aeroporto di Napoli Capodichino
Aeroporto di Napoli Capodichino
Mercoledì 14 Dicembre 2022, 15:27
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L’impegno sulla sostenibilità premia l’aeroporto di Napoli che ottiene il livello 4+ Transition del Programma Airport Carbon Accreditation di ACI Europe.

Solo 18 società di gestione aeroportuale al mondo hanno questa certificazione.

L’Airport Carbon Accreditation (ACA) è un programma internazionale, al quale Napoli ha aderito dal 2013, che definisce e certifica le attività per gestire, ridurre e neutralizzare le emissioni di CO2. Riconosciuto su base mondiale come unico programma specifico per gli Aeroporti, l’ACA prevede sei diversi livelli di certificazione, di cui il più alto è il livello 4+ Transition.

Già dal 2018, lo scalo partenopeo ha ottenuto il livello 3+ Neutrality, che attesta la neutralità dello scalo per le emissioni di CO2.

L’ulteriore livello 4 + Transition è stato introdotto nel 2020 per adeguare il programma ACA agli obiettivi di Parigi sul clima, in funzione degli impegni presi per la Net Zero Carbon Emission.

Esso prevede che l’aeroporto rediga specifici accordi per la riduzione di CO2 anche con i diversi stakeholder operanti in aeroporto, attraverso un piano di partecipazione triennale, che prevede specifici e reciproci impegni di riduzione dei gas serra.

L'aeroporto di Napoli, sin dall’adesione al programma ACA nel 2013, ha ridotto le emissioni dirette di CO2 per passeggero di oltre il 65%. Il target previsto per i prossimi anni è di arrivare ad una percentuale di riduzione di oltre l’80%.

Con il livello conseguito oggi, ACI ha riconosciuto come l’Aeroporto di Napoli abbia nel tempo non solo gestito, ridotto e infine neutralizzato le emissioni di CO2, ma che abbia svolto un ruolo attivo nella riduzione dei gas climalteranti promuovendo iniziative anche da parte di terzi.

Gesac adotta, infatti, da numerosi anni una politica incentivante per le compagnie aeree che operano con aeromobili di nuova generazione, che offrono migliori prestazioni in termini di emissioni acustiche e gas di scarico.

Grazie proprio a tali incentivazioni, l’età media della flotta aerea basata sullo scalo di Napoli è di poco più di sei anni, con motori che consentono una riduzione, sia del rumore che delle emissioni, del 50% rispetto ai motori tradizionali.

Sulla scia degli investimenti in sostenibilità, Gesac implementerà un piano green, per un importo di oltre 16 milioni di euro, che prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici, che consentirà all'aeroporto di avere una relativa autonomia energetica, la sostituzione del parco veicoli circolante in aeroporto con mezzi totalmente elettrici e interventi di forestazione urbana nelle aree sottostanti le direttici di atterraggio.

Inoltre, a partire da febbraio 2023, grazie ad uno studio congiunto con Enav (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo), gli aerei seguiranno nuove rotte per minimizzare gli impatti acustici (30% in meno della popolazione esposta) e l’emissione di gas climalteranti (11mila tonnellate/anno).

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Le nuove procedure di volo consentiranno di ridurre il tempo di volo di circa 4 minuti a decollo, risparmiando così oltre 500 ore di volo e 11mila tonnellate di CO2 annue, evitando il sorvolo del centro storico della città di Napoli e riducendo significativamente anche le emissioni acustiche.

«Questo riconoscimento conferma che non solo è possibile ma è doveroso coniugare crescita e sostenibilità. L’approccio allo sviluppo sostenibile ha sempre orientato la gestione e gli investimenti della società di gestione dell’aeroporto di Napoli, importante motore economico per il territorio e all’avanguardia del processo di transizione ecologica e di rigenerazione urbana» commenta Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac.

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