«Troppi rifiuti in città, la raccolta avviene a singhiozzo e a macchia di leopardo»: è l'accusa che il presidente dell'associazione Nuova Generazione Agostino Giordano lancia all'indirizzo dell'amministrazione di Casandrino. Dal canto suo la minoranza di Nuove Prospettive richiama l'attenzione sulle periferie, ridotte a megadiscariche di rifiuti, indistinti, ingombranti e pericolosi. Per l'assessore all'ecologia, Gennaro Mallozzi, c'è «massima attenzione al problema, siamo quotidianamente attivati».
La lettera di Nuova Generazione (indirizzata anche ad Asl e Regione) segnala che «il servizio di raccolta avviene a singhiozzo: in alcune zone i rifiuti restano terra per giorni.
Mentre in centro il servizio evidenzia carenze, in periferia si vive un vero e proprio dramma. Come in via Lavinaio, una strada sterrata che porta nel cuore di Melito, in passato presidiata anche dall'esercito, che è stata e continua ad essere una discarica a cielo aperto: amianto, laterizi, mobili dismessi, pneumatici per auto e bici, materassi, fusti vuoti di vernice, pezzi di asfalto, materiali di risulta di aziende che lavorano tessuti e pellame. Per evitare gli sversamenti la strada è stata sbarrata dal versante di Melito, ma non è bastato. Era stata ipotizzata dalla Regione la chiusura con un cancello dal versante di Casandrino, ma la soluzione è stata contestata dalla mezza dozzina di famiglie residenti.
I rifiuti tracimano nelle campagne coltivate a frutteto, vigna e ortaggi. E gli agricoltori sono esasperati, anche perché gli incendi dolosi, accesi per far sparire le tracce degli sversamenti, danneggiano la vegetazione. «Siamo mobilitati per sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata, alcuni dei 15 lavoratori del Cub (i consorzi unici di bacino) trasferiti a noi dalla Regione sono stati demandati proprio al controllò del corretto sversamento dei rifiuti», replica l'assessore Mallozzi: «Se il contenuto delle buste non è corretto queste unità appongono un adesivo e qualora è possibile risalire a chi ha depositato il sacchetto, scatta la multa. Credo che questo deterrente darà presto i suoi frutti. Abbiamo partecipato al bando terra dei fuochi per le telecamere, che saranno collocate nei punti strategici e critici, dove subiamo l'assalto di pirati che non vivono a Casandrino».