Le variazioni nei parametri sismici e geochimici dell'area della Solfatara e di Pisciarelli ai Campi Flegrei, tra i comuni di Napoli e Pozzuoli, sarebbero causate dalla pressione cui è sottoposta la struttura presente nel sottosuolo della Solfatara.
Questi i risultati dello studio multidisciplinare condotto dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) «Hydrothermal pressure-temperature control on Co2 emissions and seismicity at Campi Flegrei (Italy)» appena pubblicato sul Journal of Volcanology and Geothermal Research. La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile. «Negli ultimi anni nei Campi Flegrei, in particolare nella zona della Solfatara e di Pisciarelli, è stata osservata una più frequente attività sismica e un aumento delle stime di temperatura e pressione basate sulla composizione dei gas emessi dalle fumarole campionate», spiega Giovanni Chiodini, ricercatore dell'Ingv e primo autore dello studio.
«La variazione di questi parametri - aggiunge - ci ha indotto ad analizzare insieme tutti i dati disponibili dell'area, per dare una interpretazione complessiva del fenomeno.