LA VIOLENZA ULTRAS

Tifosi Napoli-Eintracht Francoforte: otto arresti, scongiurati nuovi scontri a Fiumicino

Drammatico il bilancio finale: una decina di agenti feriti, un’auto della Questura data alle fiamme, bar e ristoranti devastati

La guerriglia ultras nel cuore di Napoli
La guerriglia ultras nel cuore di Napoli
Giovedì 16 Marzo 2023, 09:25 - Ultimo agg. 23:05

Fonti investigative: «Alcuni ultrà ancora in Italia»

Alcuni gruppi di tifosi dell'Eintracht di Francoforte, che sono gemellati con gli ultrà dell'Atalanta, dopo essere stati a Napoli potrebbero aver deciso di intrattenersi in Italia. 

È quanto si apprende da fonti investigative: non si esclude che i tedeschi restino in attesa della partita di sabato 18 marzo, che sarà giocata dalla squadra italiana a Bergamo contro l'Empoli. 

Piantedosi: «La polizia ha evitato il peggio»

«Solo grazie alla consueta competenza, all'equilibrio e alla concretezza del personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, coordinati dalle autorità di pubblica sicurezza, si sono evitati danni più gravi a persone e cose, che la deprecabile violenza di alcuni gruppi di teppisti avrebbe potuto causare». Così il ministro dell'interno Matteo Piantedosi sugli episodi di ieri a Napoli. 

 

E a Napoli parte la conta dei danni

La paura e il terrore lasciano il posto alla conta dei danni. Confesercenti Campania parla di «perdite per centinaia di migliaia di euro» per i tanti bar e ristoranti di quelle zone del centro storico che sono stati colpiti dagli atti vandalici, ma anche di ripercussioni per tantissimi altri locali a causa del «clima di coprifuoco» che c'è stato in molte zone della città per cui «decine di locali sono rimasti deserti». Senza parlare del «danno d'immagine» che la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, attribuisce ad «alcuni cretini o delinquenti».

Per provare a tornare alla normalità, il Comune di Napoli ha impiegato fin dall'alba una task force dell'Asia per ripulire l'area, impiegando anche mezzi per la rimozione dei rifiuti ingombranti che hanno affiancato quelli che sono quotidianamente adibiti allo spazzamento e alla pulizia delle strade, per prelevare le suppellettili e gli arredi esterni dei locali vandalizzati durante i tafferugli. E così, già dalla prima mattina piazza Del Gesù e le strade adiacenti sono tornate al consueto decoro e restituite alla piena fruibilità di turisti e cittadini. 

L'Eintracht in difesa: inutile vietare le trasferte

Vietare l'acquisto dei biglietti della partita è una strategia che non porta a nulla. Lo ha detto il direttore sportivo dell'Eintracht Francoforte, Philipp Reschke, dopo aver stigmatizzato gli scontri avvenuti ieri a Napoli, ritenuti «inaccettabili».

«La polizia in realtà ci ha confermato che gli attacchi in città dopo pranzo sarebbero partiti dai tifosi del Napoli. Ma anche questo non giustifica il potenziale di violenza che si è scatenato da tutte e due i lati dopo», ha aggiunto Reschke, citato dalla Bild. 

 

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Santanchè tuona: «Danno all'immagine di Napoli»

«Un peccato che uno sport così importante come il calcio, per la colpa di alcuni cretini o delinquenti, chiamiamoli come volete, ci rovini l'immagine. Certo che è un danno di immagine». Lo ha detto la ministra al Turismo, Daniela Santanchè, alla Borsa Mediterranea del Turismo a Napoli nel commentare gli episodi di violenza prima e dopo la partita di calcio a Napoli con l'Eintracht.

Abodi contro Ceferin: «Clamoroso autogol»

«È talmente grave quanto accaduto ed era talmente annunciato che, condividendo appieno la decisione assunta anche di concerto con il ministro Piantedosi, sono rimasto sorpreso e non poco dalle dichiarazioni di Ceferin». Lo ha detto il ministro per lo sport, Andrea Abodi, all'indomani delle violenze degli ultras dell'Eintracht.

«Credo al rispetto dei ruoli - aggiunge Abodi, a proposito del presidente Uefa che si era detto contrario allo stop ai tifosi tedeschi - Sul tema della scurezza non si scherza. Parlare di ipotesi da lontano mi è sembrato un passaggio a vuoto, se devo usare una metafora calcistica, un autogol». 

Scongiurati scontri ultras a Fiumicino

Scontri tra gli ultras di Lazio e Roma e i tifosi dell'Eintracht, che stavano rientrando in Germania dopo il match a Napoli, sono stati scongiurati a Fiumicino dalla polizia. È quanto trapela dalla questura di Roma che precisa come il dispositivo di sicurezza nello scalo romano abbia evitato che i vari gruppi di ultrà, con i laziali diretti in Olanda e i romanisti in Spagna, entrassero in contatto.

Gli ultras delle due squadre capitoline, spiega la polizia, «indossavano abbigliamento di colore scuro con indumenti utili al travisamento in caso di scontri».

De Luca: «Ieri una barbarie, oggi ci rassereniamo»

«Ieri la barbarie, oggi ci rassereniamo con la civiltà». Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, all'inaugurazione di una mostra riferendosi alla giornata di disordini ieri.

«A Napoli vorrei realizzare qualche opera importante di architettura contemporanea, che manca, in grado di parlare alle giovani generazioni», ha aggiunto partecipando alla presentazione al Teatrino di Corte della mostra «Dialoghi intorno a Caravaggio» a Palazzo Reale. 

La protesta del sindacato dei prefetti

«Ora basta! Gli attacchi, scomposti e ingiusti, che nelle ultime ore stanno colpendo in maniera indiscriminata il sistema della sicurezza italiana hanno davvero superato il limite». Così Antonio Giannelli, presidente del Sinpref, sindacato della carriera prefettizia.

«Le ovviamente legittime posizioni politiche contrapposte - sostiene Giannelli - non possono giungere ad una vera e propria delegittimazione dell'operato di donne e uomini che, ogni giorno, in silenzio e a rischio personale, tutelano la sicurezza di tutti, salvando vite umane o assicurando la convivenza civile. In questo contesto - sottolinea - il trovare in ogni accadimento, seppur gravissimo come i fatti di Napoli, l'occasione per attaccare il ministro dell'Interno non può continuare ad essere il tratto caratterizzante di un'azione che, così facendo, mina la credibilità di un'Istituzione che rappresenta con la rete delle Prefetture il volto della Repubblica sui territori». 

L'Eintracht ignora gli scontri

Cronaca della partita, higlights con le immagini dei gol e delle occasioni da rete, interviste di rito ma nessun riferimento alla devastazione operata dai proprio tifosi a Napoli sul sito del Eintracht Francoforte.

Dopo aver dato voce nei giorni scorsi alle proteste del club contro il divieto di vendita dei biglietti ai propri tifosi, la pagina web del club tedesco ignora oggi gli avvenimenti fuori dallo stadio Maradona. L'unica notizia legata a quanto accaduto ieri risale a qualche giorno fa ed è relativa a aggiornamenti sulla vendita dei biglietti. 

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«Daspo a vita ai barbari che hanno distrutto Napoli»

«I veri tifosi amano lo sport e la propria squadra. Ma mai e poi mai sono quei violenti che ieri hanno devastato il centro storico della città di Napoli. No, quelli non sono tifosi. Quelli sono dei barbari. Il ministro dell'Interno Piantedosi, e anche la Uefa, devono interrogarsi sul loro ruolo e sulla loro funzione. Non è accettabile quanto avvenuto, e non si dovrebbe intervenire dopo, ma prevenire. Individuazione dei colpevoli, Daspo a vita, richiesta di risarcimento dei danni cagionati, chiusura delle associazioni nelle quali sono iscritti i violenti. Mai più. Ministro e Uefa, fate il vostro dovere». Lo scrive su Facebook il vice presidente della Camera Sergio Costa (M5S).

De Laurentiis: «Meloni faccia leggi contro la violenza»

«La politica italiana della violenza nel calcio si è sempre lavata le mani. C'è stata l'unica premier a fare qualcosa, è stata inglese, una donna, e mi aspetto che la Meloni faccia lo stesso. Lo dico da tanto tempo: prendete la legge inglese e applicatela in Italia». È l'appello del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis

ADL ha sottolineato che serve un cambiamento di norme perché «se qui non viene regolamentata la frequentazione dello stadio - ha detto - non esiste la possibilità neanche di migliorarli. Lo stadio dev'essere un luogo sacro dove questa rappresentazione scenica importantissima viene trasmessa al mondo, come avvenuto ieri per noi con un match visto da un miliardo di persone».

«Non commento la Uefa, parlerò della Uefa alla fine del campionato, non posso permettermelo ora. La Uefa si rappresenta da sola con i suoi signori. Basta pensare a Parigi l'altro anno, il mio capo della comunicazione era lì e ha rischiato la vita. Bisogna cambiare tutto», ha aggiunto De Laurentiis con riferimento ai problemi registrati in occasione della scorsa finale di Champions League. 

Manfredi: «Cinque autobus danneggiati, chiediamo ristori»

«Abbiamo avuto cinque autobus danneggiati dagli scontri e faremo presente in tutte le sedi competenti che è necessario dare la possibilità di un ristoro dei danni che c'è stato anche per i commercianti. Lavoreremo in questa direzione, faremo una quantificazione». Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi rivelando di avere sentito il ministro Piantedosi: «Gli ho chiesto di far ripartite il più presto possibile i tifosi di Francoforte da Napoli, perché il post partita era molto rischioso». 

Sei uomini delle forze dell'ordine feriti negli scontri

Sei uomini delle forze dell'ordine sono rimasti feriti o contusi negli incidenti di ieri. Lo ha detto il questore di Napoli Alessandro Giuliano nella conferenza stampa alla prefettura di Napoli. Cinque al momento, secondo quanto ha aggiunto, i napoletani arrestati.

Tutti identificati gli ultras dell'Eintracht

È in corso l'identificazione di tutti i tifosi dell'Eintracht dopo i disordini di ieri. Sono 470 gli ultrà tedeschi che dagli alberghi sono stati condotti negli uffici di polizia per le procedure di identificazione: 120 sono stati accompagnati, nelle prime ore della notte, in questura a Frosinone e trattenuti per l'identificazione, poi sono stati scortati presso l'aeroporto di Fiumicino e hanno lasciato l'Italia. Altri 350 ultrà sono ancora in questura a Salerno. Proseguono indagini e l'esame dei filmati realizzati dalla polizia scientifica.

L'intervento del prefetto: «Evitate conseguenze gravi»

«Ringraziamo le forze dell'ordine che hanno evitato conseguenze gravi ieri a Napoli». Sono queste le prime parole del prefetto di Napoli Claudio Palomba all'indomani degli incidenti provocati dagli ultras dell'Eintracht. 

Il prefetto ricostruisce quanto successo: «I pacchetti turistici dei tedeschi erano partiti già a novembre. Nessun biglietto della società era stato venduto. I tedeschi sono arrivati da Bari e altre città insieme ad alcuni bergamaschi. Abbiamo avuto cognizione di questi 350 quando sono arrivati a Salerno. Perché non abbiamo impedito il corteo di ieri? Quel corteo non ha determinato violenze e anzi seguirli e controllarli tutti insieme ha garantito controlli capillari. Poi abbiamo chiuso tutti i varchi evitando il contatto tra le opposte tifoserie». 

Vertice in prefettura con De Laurentiis

È cominciata in prefettura a Napoli una riunione urgente per fare il punto sugli scontri avvenuti ieri nel centro della città dove erano confluiti i tifosi dell'Eintracht giunti a Napoli nonostante il divieto di vendita dei biglietti per i residenti a Francoforte. Partecipa alla riunione anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, arrivato poco fa a piazza del Plebiscito. Il vertice è presieduto dal prefetto Claudio Palomba, presenti il questore e il comandante provinciale dei carabinieri. 

Arrestati i primi otto ultras

Otto ultras sono stati arrestati nel corso della notte per gli scontri con le forze di polizia prima e dopo la gara di Champions League tra Napoli e Eintracht. Si tratta, secondo quanto si apprende, di una prima tranche e il numero potrebbe crescere nelle prossime ore.

Cinque arresti, di cui uno in flagranza, sono stati notificati agli ultras del Napoli per i tafferugli di questa notte sul lungomare, nei pressi dell'hotel dove alloggiavano i tifosi tedeschi. Altri tre arresti, in differita, sono stati notificati invece agli ultras dell'Eintracht per gli scontri avvenuti nel pomeriggio in piazza del Gesù. 

Restano cocci di vetro, pietre, tavolini divelti

Se i tifosi dell'Eintracht hanno lasciato tutti l'albergo del lungomare di Napoli dove erano ospitati, nel cuore di Napoli, in piazza del Gesù, restano evidenti i segni della guerriglia con cocci di vetro, pietre, tavolini divelti con pesanti danni ai commercianti della zona. 

Gli ultras dell'Eintracht via da Napoli sotto scorta

È in corso da questa notte il trasferimento dei tifosi tedeschi che avevano alloggiato nell'hotel Continental sul lungomare di Napoli. Gli ultras dell'Eintracht sono stati fatti salire a bordo dei bus che li trasporteranno verso Salerno, Roma e l'aeroporto di Capodichino per poi raggiungere le loro rispettive destinazioni.  

Alla fine quello che si temeva è successo. Guerra doveva essere, e guerra è stata: il centro storico dei Napoli devastato da un manipolo di 250-300 teppisti tedeschi, “tifosi” dell’Eintracht, ai quali era stata vietata la trasferta in Italia per la partita di ritorno degli ottavi di Champions League. 

Drammatico il bilancio finale: una decina di agenti feriti, un’auto della Questura data alle fiamme, bar e ristoranti devastati (chi pagherà i danni?), sette autobus dell’Anm danneggiati con un autista ferito lievemente a un occhio da schegge di vetro. Ed ancora: almeno tre tedeschi feriti (nessuno in maniera grave). Tutto per una partita di pallone. 

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