Un decalogo per le periferie: dagli Annali dell'Architettura 10 punti per il rilancio

Un decalogo per le periferie: dagli Annali dell'Architettura 10 punti per il rilancio
di Paola Marano
Venerdì 23 Febbraio 2018, 19:14
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Un decalogo per un uso consapevole delle risorse destinate alle periferie: è il risultato del Convegno internazionale di architettura “Periferie antifragili. Verso un uso consapevole delle risorse”, organizzato dalla Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città, che si è svolto oggi nella Sala del Capitolo del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore.
 


Una giornata dedicata al tema delle periferie, che coinvolge rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, progettisti, docenti ed esperti internazionali in un confronto su questioni, visioni e prospettive di lavoro sulla città a partire dalle periferie. Dalla questione ecologica a quella dell’integrazione sociale, passando per il recupero degli spazi: questi alcuni dei spunti emersi sul tema in una giornata che ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, progettisti, docenti ed esperti internazionali in un confronto su questioni, visioni e prospettive di lavoro sulla città a partire dalle periferie.
 
«Oggi ci troviamo di fronte al primo momento di ritorno in gioco degli annali di architettura della città di Napoli che in qualche modo partono dalla Campania per cominciare un viaggio che si concluderà in autunno  – ha affermato Cherubino Gambardella, professore dell’Università Luigi Vanvitelli e coordinatore del convegno - a noi interessa molto che questo spazio periferico presenti non quella che normalmente viene chiamata resilienza, cioè la capacità di adattarsi, quanto piuttosto una capacità di recepire spinte di trasformazione per divenire uno spazio che abbia delle positività». 
 
 
Un convegno che anticipa altri due grandi eventi previsti nel programma 2018 della Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città: una mostra di progetti di provenienza internazionale, già realizzati o redatti per l’occasione, che si inaugurerà nel mese di ottobre e che rappresenterà una vasta panoramica di esperienze e approcci attuali alle questioni delle periferie urbane, e un ulteriore momento finale di dibattito.
 
«Il tema delle periferie è al centro del programma degli annali 2018. La periferia è la città. Parlare oggi di dicotomia tra centro e città è assolutamente anacronistico. – ha sottolineato Liana De Filippis, presidente della Fondazione Annali dell’Architettura e della città -  la risorsa principale è lo spazio, inteso come ambiente, come elemento naturale all’interno del quale il cittadino possa vivere una vita di qualità che è in fondo lo scopo preciso del nostro mandato di urbanisti e progettisti».
 
Ospite della tavola rotonda nel pomeriggio anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che ha portato la testimonianza delle azioni promosse dall' amministrazione comunale sul tema delle periferie di Napoli: «La città in un momento di crisi è riuscita a mettere in campo il maggior numero di proposte umane, materiali ed economiche proprio per le periferie. Da Napoli è passata anche un’onda innovativa a livello nazionale - ha spiegato il primo cittadino-  ho raccontato l’esperienza di Bagnoli, dove ci volevano imporre un progetto dall’alto e invece ha deciso la città con il miglior accordo interistituzionale che si potesse raggiungere- . Decidono i territori e le periferie: lo stesso è successo con le Vele di Scampia dove il progetto aggiudicato nel bando delle periferie porta la firma dell’amministrazione comunale, dell’università e del Comitato Vele, cioè gli abitanti. Lo stesso sta accadendo a Napoli Est, così come stiamo cercando di evitare che nel centro storico di Napoli si creino delle periferie. Un lavoro importante di cui deve farsi carico l’amministrazione con la sua visione politica, ma lo deve fare insieme agi abitanti, alle università e ai professionisti».
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