Commerciante morto colpito da calcinacci a Napoli, il racconto dei testimoni: «Gli tenevo il braccio fratturato, ma era ancora lucido»

Commerciante morto colpito da calcinacci a Napoli, il racconto dei testimoni: «Gli tenevo il braccio fratturato, ma era ancora lucido»
Sabato 8 Giugno 2019, 15:36 - Ultimo agg. 17:21
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«Gli tenevo il braccio, che era fratturato, e gli faceva male, ma lui mi rispondeva e non pensavo che potesse morire». Luca Rosolio, giovane titolare di una merceria di via Duomo, che si trova a 50 metri dal luogo del crollo del cornicione nel quale è morto il commerciante Rosario Padolino, racconta gli ultimi momenti di vita del 66enne.
 
 

Con lui c'era un altro commerciante, Maurizio Palma, vicepresidente del comitato dei residenti di Via Duomo. «Aveva una ferita in testa, ma non era profonda ed aveva anche smesso di sanguinare prima che arrivasse l' ambulanza, aggiunge Luca. Era cosciente - racconta Palma - ma ad un certo punto mi ha detto: «Stavo dormendo bene, perchè mi hai svegliatò ed ho capito che non era più lucido. Poi mi hanno chiamato dall'ospedale per dirmi che era morto. E' assurdo che a via Duomo un uomo, un commerciante stimato da tutti, possa morire così, mentre andava a prendere un caffè al bar» conclude Luca Rosolio.
 
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