Vaccini ai maturandi in Campania, immunizzati i primi 2.456 studenti: «Noi pronti al futuro»

Vaccini ai maturandi in Campania, immunizzati i primi 2.456 studenti: «Noi pronti al futuro»
di Melina Chiapparino
Mercoledì 2 Giugno 2021, 11:00 - Ultimo agg. 3 Giugno, 08:17
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«Vaccinatevi, così potremo riprenderci il nostro futuro». Con queste parole, Cristina Ciucci, 18enne dell'istituto Elena di Savoia e tanti altri maturandi convocati nell'hub di Capodichino, hanno lanciato un appello ai loro coetanei, ancora incerti sulla campagna anti-Covid. Ieri, nell'hangar Atitech dedicato esclusivamente alle somministrazioni dei futuri diplomati, sono stati 2.456 i liceali napoletani che hanno ricevuto la monodose Johnson & Johnson ma nonostante la loro determinazione, la partecipazione è stata scarsa. A parte la folla dei genitori, più in ansia dei figli, il dato delle presenze va proporzionato a un totale di circa 21.000 maturandi a Napoli e evidenza la poca collaborazione dei giovanissimi alla campagna vaccinale dell'Asl Napoli 1 Centro. Di fronte a questi numeri però, va fatta una precisazione che riguarda circa 4000 napoletani, tra i 18 e 20 anni, vaccinati come caregiver che, in qualche modo potrebbero ridimensionare il dato di ieri. In ogni caso, la piattaforma per le registrazioni aperte ai maturandi continuerà a funzionare, con l'obiettivo di ripetere l'iniziativa del V-day rivolto ai liceali. 

Convinti e determinati, sul vaccino, più dei loro genitori. Ma anche informati e consapevoli di «dover continuare a rispettare regole e distanziamento». Così sono apparsi i maturandi napoletani che, senza esitazioni, si sono recati nell'hub di Capodichino «pronti ad accettare qualsiasi tipo di siero anti-Covid». «Se mi avessero proposto AstraZeneca, l'avrei fatto con la stessa serenità con cui ho ricevuto Johnson & Johnson» ha spiegato Simona Santoro, 18enne del liceo Pasquale Villari, nel quartiere Vicaria, che ha perso una zia, «uccisa dal Covid poco più di un mese fa». La paura, nel caso dei giovanissimi, è stata circoscritta soprattutto al rischio di contagiare i familiari più anziani e non ha nulla a che fare con il vaccino. «Qualsiasi farmaco sarebbe andato bene, perché credo nella scienza e affidarci a medici esperti è l'unica arma contro la pandemia» ha aggiunto Manuela Oliviero, 18enne del liceo Vincenzo Cuoco, nel quartiere San Carlo all'Arena.

«Siamo protagonisti di una maturità che ritroveremo sui libri di storia, magari con la foto di qualcuno di noi con indosso la mascherina mentre parla con i prof». Le parole di Simone di Paolo, 18enne del liceo Renato Caccioppoli, alla Doganella, rispecchiamo perfettamente la consapevolezza dei maturandi «di appartenere ad un momento epocale e allo stesso tempo simbolico». «La maturità di quest'anno, è diversa anche da quella dell'anno scorso - ha continuato Simone - a parte la pandemia e le difficoltà con la didattica a distanza, è cominciata la battaglia vaccinale contro il virus». Quello di cui, i maturandi dovranno fare a meno «saranno le feste e gli incontri della notte prima degli esami» ha spiegato Fabio Taliercio, 18enne dell'Isis Enrico De Nicola, a Soccavo che non ha nascosto la sua delusione. «Ci siamo accordati con videochiamate e incontri sulle piattaforme digitali per ripetere le materie d'esame e salutarci ma non sarà come trascorrere una serata tutti insieme» ha concluso Fabio. 

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Faranno a meno dei party pre maturità ma, in compenso, i maggiorenni diplomati potranno godersi le vacanze con «più serenità e maggiore libertà grazie al vaccino» come ha spiegato Simone D'Angelo, 19enne dell'Istituto Paritario Mezzocapo, a Marigliano: «Ci vacciniamo per tornare alla normalità e per riconquistare la libertà anche nel fare piccole cose - spiega - spero di tornare il prima possibile a viaggiare». «Con la pandemia si è persa l'abitudine dei ritrovi tra i maturandi ma quest'anno recupereremo il tempo perduto durante le vacanze estive» ha raccontato Alberto Minucci, 18enne del liceo Tito Lucrezio Caro, in via Manzoni, che insieme ad altri maturandi ha organizzato le vacanze in Grecia. «Fino a oggi, non ho mai avuto paura per me ma ho sempre temuto di poter contagiare i miei familiari - ha aggiunto Alberto che partirà con gli amici per Mykonos - con il vaccino mi sento più tranquillo anche se continuerò a fare attenzione e rispetterò le regole anche in vacanza». 

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