Vaccini, a Napoli corsa in farmacia: «Fino a ventuno giorni di attesa»

Vaccini, a Napoli corsa in farmacia: «Fino a ventuno giorni di attesa»
di Ettore Mautone
Giovedì 9 Dicembre 2021, 00:21 - Ultimo agg. 16:41
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È un vero e proprio assalto quello che si è registrato negli ultimi giorni ai centri vaccinali delle Asl di Napoli e provincia e così crescono le file nei punti vaccinali, sia negli hub sia nei distretti sanitari di base ma anche in farmacia. Qui, in alcuni casi, si arriva fino a tre settimane per la prenotazione di una dose di Pfizer. In effetti l’attesa fornitura di Pfizer per questa settimana è inspiegabilmente saltata e rimandata a mercoledì prossimo dopo uno stop durato tutto il mese di novembre, in quel caso per espressa richiesta della stessa Regione Campania a fronte del periodo in cui i centri vaccinali restavano deserti.

«Sicuramente come categoria stiamo collaborando al massimo e facendo un grande lavoro di convincimento - spiega Paolo Cotroneo titolare della omonima farmacia a Fuorigrotta - per spiegare che Moderna è un vaccino che usa la stessa tecnologia di Pfizer e che i protocolli consentono di utilizzare vaccini diversi, forse anche con qualche vantaggio in termini di immunizzazione.

Con molte persone ci riusciamo ma con tante altre che all’atto della prenotazione avevano voluto assicurazioni per fare la terza dose con Pfizer adesso protestano e quasi ci aggrediscono. Questo naturalmente vale soprattutto con le vecchie prenotazioni. Le nuove le prendiamo direttamente con Moderna e le cose vanno meglio. I tempi di accesso si accorciano ma c’è sempre da attendere alcuni giorni vista la massiccia affluenza».

 La corsa al vaccino degli ultimi giorni è andata avanti inarrestabile anche ieri: nonostante fosse il giorno dell’Immacolata, pur se a fronte del sensibile calo delle temperatura e a dispetto della pioggia si è registrato un afflusso massiccio in tutti centri vaccinali rigorosamente aperti nonostante il giorno di festa. A fine giornata, dopo le 18, a Napoli città si sono contate in totale 5.843 (appena 483 in meno di martedì) di cui 619 prime dosi, 318 seconde dosi e 4.906 terze dosi. Sebbene non si siano raggiunti i picchi di lunedì (oltre 9mila) un risultato lusinghiero ben oltre le 37 mila al giorno indicate dalla struttura commissariale nazionale arrivando a sfiorare, su scala regionale, le 54 mila inoculazioni nelle ultime 24 ore. Ieri a Napoli hanno funzionato l’hub della Mostra d’Oltremare, i distretti e le farmacie dove sono accorsi migliaia di cittadini intenzionati ad imbracciare al più presto lo scudo anti-Covid. L’unico strumento di difesa che può salvare la vita e consentire di trascorrere un Natale più sereno. Circa un migliaio delle dosi totali assicurate ai cittadini tramite le farmacie. Un canale, insieme a quello dei medici di famiglia, sempre più gettonato a fronte delle file di almeno un paio d’ore che occorre sopportare negli accessi in hub e distretti. Le scorte di Moderna sono consistenti ma chi ha prenotato Pfizer difficilmente si convince a ricevere in alternativa Moderna. Tra l’altro per quest’ultimo farmaco i protocolli prevedono una dose dimezzata. Tutte circostanze registrate come anomale e che alimentano la diffidenza.

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«Molti sanno bene che Moderna è un vaccino simile a Pfizer - conclude Cotroneo - ma non vogliono farne uno diverso da quello del primo ciclo sia se hanno praticato la doppia dose di Pfizer e ancora più se hanno effettuato l’eterologa, ossia Astra Zeneca con Pfizer in prima battuta. Viaggiamo ad un ritmo diventato sostenutissimo negli ultimi 4 o 5 giorni salito a quota di 150-200 vaccinazioni al giorno. I tempi di prenotazione si dilatano anche per le difficoltà a ricevere le forniture previste di Pfizer. Senza contare che alcuni Tg dicono che solo Pfizer copre il contagio con la variante Omicron». 

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