Astra, 3mila all'Open day
ma due su dieci disertano

Astra, 3mila all'Open day ma due su dieci disertano
di Melina Chiapparino
Martedì 1 Giugno 2021, 08:34 - Ultimo agg. 17:58
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Volti rilassati, sorrisi e l'entusiasmo di chi sta per «uscire dall'incubo». È così che si sono sentiti i giovani napoletani protagonisti dell'Open day di ieri organizzato nell'hub di Capodichino.

La giornata rivolta ai cittadini compresi tra i 20 e i 39 anni - e dedicata esclusivamente alle somministrazioni di fiale di AstraZeneca - è stata preceduta da un vero e proprio boom di adesioni che ha lasciato sorpreso chi invece temeva il contrario trattandosi di AstraZeneca. E invece in meno di 24 ore - a partire dall'attivazione della piattaforma alle ore 20 di venerdì - è stato raggiunto il 100% delle prenotazioni, mostrando grande partecipazione da parte della fascia di popolazione più giovane. Il bilancio delle presenze, però, non è stato altrettanto da record, rilevando una discreta percentuale di defezioni rispetto ai prenotati. Il totale dei vaccinati all'Open day - cominciato alle 9 e concluso con l'ultimo turno alle ore 20 - è stato di circa 3000 giovani su 3.850 prenotazioni.

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LA CONVINZIONE
«Nessuna paura di AstraZeneca e grande voglia di partire per le vacanze estive senza ansia e lontani dall'incubo Covid».

Queste le certezze condivise da tutta la platea dei giovani riuniti ieri per partecipare all'Open day nell'hangar Avio. «Avrei accettato la somministrazione di qualsiasi farmaco perché ho fiducia in questa campagna vaccinale, ma ho fatto ben volentieri anche AstraZeneca» ha raccontato Nicola Loffredo, 27enne che, da qualche mese, ha ripreso a lavorare nell'attività commerciale di famiglia. La convinzione mostrata dalla categoria compresa tra i 20 e i 39 anni, non è solo la conseguenza della «voglia di libertà e di riconquistare la normalità, ma rappresenta anche una sicurezza per tornare più serenamente a lavorare e studiare in presenza», come dichiara Roberto Napolitano, 25enne universitario. «C'è stato inizialmente un certo allarmismo nei confronti di AstraZeneca che ha intimorito le persone - ha spiegato Roberto - credo che fino a oggi la campagna vaccinale abbia dimostrato abbondantemente che non c'è nulla di cui aver paura. Anzi, dobbiamo essere felici di essere usciti dall'incubo».


LE FAMIGLIE
Nella maggior parte dei casi, parenti e amici dei candidati all'Open day di AstraZeneca, hanno rivendicato la loro scelta nel farsi somministrare il farmaco anglo svedese. Non sono mancati, però, i convocati che si sono recati nell'hub di Capodichino senza l'approvazione dei familiari, mostrando ancora più convinzione nei confronti di un vaccino che non ha riscosso sempre l'unanimità nei consensi. «I miei parenti si trovano in Russia e sono stati contrari al vaccino fin dall'inizio, soprattutto per quel che riguarda AstraZeneca» ha confidato Amanda Basieva, 23enne residente a Napoli da più di otto anni. «In un primo momento, i loro convincimenti mi avevano fatto venire dei dubbi, ma quando la campagna è andata avanti e ho visto vaccinarsi diverse amiche e il mio fidanzato, ho cambiato idea» ha aggiunto la studentessa di origine russa con la passione per il settore turistico. «Abbiamo pagato un prezzo alto, se pensiamo a chi ha perso la vita sotto i colpi del virus, alle persone ancora ammalate di Covid, e a tutti quelli che hanno perso il lavoro oppure si trovano in difficoltà economiche. Ora è tempo di combattere il virus con il vaccino» ha concluso la ragazza.


LE VACANZE
«Prima della pandemia avevo prenotato un viaggio per New York che non vedo l'ora di recuperare» ha raccontato Teresa D'Angelo, 29enne napoletana che vede nell'immunità la possibilità di ritornare finalmente a viaggiare, oltre che una necessità anche a livello professionale. «Sul piano emotivo il vaccino mi ha dato la sensazione di riconquistare la libertà ma anche dal punto di vista lavorativo, ho avuto una sensazione simile», ha raccontato la giovane di professione giornalista e speaker radiofonica.

«Essere vaccinata è una condizione praticamente obbligatoria per presentare e partecipare ad eventi - ha aggiunto Teresa - per questo non vedo l'ora di ottenere il pass vaccinale e riprendere a lavorare in maniera regolare e a viaggiare». L'organizzazione delle ferie è sicuramente uno degli obiettivi a breve termine, più gettonato tra gli over 20enni. «È tutto pronto per andare in Grecia, a Creta, ad agosto. E quest'anno siamo un gruppo di amici tutti vaccinati» ha raccontato Roberto, convinto che con l'immunità vaccinale e le mascherine, si potranno trascorrere le ferie in totale sicurezza e con più serenità dell'anno scorso». Un altro degli aspetti sottolineato dai giovani è stato l'uso dei mezzi tecnologici che per più di un anno hanno sostituito la convivialità: «I social sono stati d'aiuto durante la pandemia: ci hanno consentito di mantenere viva la socialità ma adesso vogliamo la vita reale, basta cellulari» hanno commentato alcune ragazze, arrivate nell'hub tutte insieme per «condividere un'esperienza epocale».
 

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