In Campania l’asticella delle defezioni di chi è stato convocato per la vaccinazione con AstraZeneca è salita di circa il 5-10 per cento rispetto all’ultima settimana di marzo raggiungendo in media circa il 35 per cento. L’asticella che segna assenze, defezioni rinunce è, dunque, tornata al day after di metà marzo, ossia all’indomani del primo stop quando il siero anglosvedese fu fermato dalle autorità sanitarie.
Over 70 e «care giver» sono le categorie a cui, in questa fase, il vaccino è stato destinato con poche altre somministrazioni residue destinate al personale scolastico da recuperare alla prima dose non ancora inoculata.
Nel capoluogo le percentuali sono state molto variabili in base alla categoria da vaccinare con AstraZeneca: tra i 3.500 over 70 anni convocati alla Mostra D’Oltremare le somministrazioni sono state 2.619 nella prima seduta e 436 nella seconda pomeridiana (87 per cento in entrambi i casi).
Ad Avellino gli assenti nei vari punti vaccinali della città sono stati il 36 per cento. A Benevento, nel principale punto vaccinale della caserma Garibaldi su 600 convocati ne sono stati immunizzati 374. Dei 226 non vaccinati 172 non erano arruolabili e 54 non si sono presentati. Un dato peggiore di quello di lunedì in Albis quando su 600 convocati sono state 462 le vaccinazioni eseguite. Un dato che nel Sannio si sposa col fatto che nei punti vaccinali in cui si esegue AstraZeneca si procede sempre molto lentamente in quanto tutti vogliono parlare col medico per rappresentare patologie e fragilità. Anche nel caso in cui queste siano riconosciute tuttavia, la vaccinazione non viene eseguita nella stessa sede e nello stesso giorno con un altro tipo di vaccino bensì rimandando ad altra sede ed altra data. A Salerno hanno rinunciato al vaccino anglosevede circa il 30 per cento dei cittadini in lista per fare l’iniezione.
Le defezioni e il conseguente rallentamento del piano di vaccinazioni ha fatto di nuovo alzare la temperatura dei rapporto tra il governo campano e quello nazionale. «È urgente che il Governo chiarisca ad horas la utilizzabilità del vaccino AstraZeneca. Il disastro comunicativo e le decisioni di altri Paesi stanno determinando una situazione di crollo nelle somministrazioni di tale vaccino. Invitiamo il Governo a decidere subito sulla utilizzabilità di AstraZeneca per evitare blocchi drammatici nelle somministrazioni» Questa situazione - ha aggiunto - rende ancora più urgente un pronunciamento dell’autorità di controllo Aifa sul vaccino Sputnik. Ogni giorno perso nella valutazione di questo vaccino è un atto di irresponsabilità verso il Paese».