Vaccini Covid agli «over 80» a Napoli, pronti 400 prenotati ma c’è il rischio disagi

Vaccini Covid agli «over 80» a Napoli, pronti 400 prenotati ma c’è il rischio disagi
di Melina Chiapparino
Venerdì 12 Febbraio 2021, 23:30 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 12:58
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La campagna vaccinale per gli over 80 napoletani comincia oggi con la somministrazione di 400 prime dosi. Questa volta l’età da “senior” dei pazienti potrebbe comportare maggiori criticità nel meccanismo della catena di montaggio messo a punto dall’Asl Napoli 1. Molti anziani non si sono ancora registrati sulla piattaforma digitale per prenotare il vaccino, altri si chiedono quanto tempo dovranno attendere in piedi prima di varcare l’ingresso del centro vaccinale e la maggior parte della platea di nonni pronti per la prima dose ma allettati attendono di sapere come fare. Di certo, l’organizzazione delle vaccinazioni destinate agli over 80 comporterà delle differenze rispetto alla campagna vaccinale per i sanitari. L’appuntamento è sempre al Covid Vaccine Center allestito nella Mostra d’Oltremare, a Fuorigrotta ed il farmaco è esattamente lo stesso, il vaccino Pfizer ma modalità e tempi saranno calibrati sulle fragilità e debolezze che l’avanzare dell’età comporta inevitabilmente. Si comincia da un orario più comodo per l’apertura dei cancelli, alle 9 del mattino ma soprattutto con la divisione scaglionata di un preciso numero di persone in corrispondenza di fasce orarie che si concluderanno con l’ultimo turno alle ore 18. 

I vaccini che verranno somministrati agli anziani, presso il Covid Vaccine Center in forza all’Asl Napoli 1, saranno 800 divisi in 400 inoculazioni oggi e altrettante previste nella giornata di domani. Questo fine settimana, sarà avviata la campagna vaccinale anche per gli anziani residenti nell’isola caprese dove, sempre tra oggi e domani, verranno somministrate 400 prime dosi alla popolazione senior di Anacapri e altre 400 a Capri.

Tutte le dosi previste nel calendario di questa campagna over 80 faranno esclusivamente riferimento alle registrazioni sulla piattaforma regionale e le convocazioni seguiranno l’ordine in base al quale ciascun utente si è inserito. A conti fatti, sono 25.856 gli anziani che, ad oggi, risultano prenotati per il vaccino a Napoli e tra di loro, c’è l’incognita degli allettati o comunque di chi non è in grado di camminare e avrà per forza la necessità del vaccino a domicilio. In questo caso, si tratta di circa 6.100 persone non deambulanti per le quali, l’Asl partenopea sta valutando di organizzare i vaccini. Tra le possibili soluzioni, è stato previsto l’impiego delle Unità speciali di continuità assistenziale, meglio conosciute come le Usca che, dall’esplosione della pandemia, hanno in carico anche l’assistenza domiciliare Covid. La campagna vaccinale destinata agli anziani, in ogni caso, si sovrappone a quella ancora in corso per il personale sanitario. Come documentano i dati, infatti, su 25mila sanitari iscritti sulla piattaforma regionale, sono state somministrate 22.500 prime dosi e 15mila seconde dosi. 

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Le convocazioni per gli anziani, si svolgeranno con finestre orarie in corrispondenza dell’attivazione, per ciascun turno, di 10 postazioni per la fase di accettazione e 15 box per l’effettiva somministrazione del farmaco. Oggi e domani, sono state convocate 50 persone ogni 75 minuti, per fare in modo di scongiurare le file e lunghi tempi di attesa. Nel reclutamento degli ultraottantenni, la prenotazione sarà d’obbligo e sono escluse categoricamente somministrazioni al di fuori di quelle calcolate in base alle convocazioni, anche se di dovesse trattare di anziani over 80. D’altronde i vaccini, una volta scongelati, conservano la loro efficacia per 5 giorni. Gli anziani potranno avere un accompagnatore in caso di necessità e per loro, la fase di anamnesi precedente all’inoculazione, sarà svolta in maniera più approfondita dalle varie equipe del centro vaccinale che, come sempre, è stato attrezzato anche di ambulanze e anestesisti. La media dell’età nella platea di anziani candidati al vaccino è 85 anni ma, per adesso «si sono prenotati circa un terzo degli anziani seguiti da ciascun medico di famiglia» spiega Luigi Sparano, segretario a Napoli della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale che sottolinea «la difficoltà di registrarsi per numerosi anziani soli e la necessità di coinvolgere i medici di base». Dopo gli anziani, nelle prossime settimane sarà la categoria degli insegnanti ad avere la possibilità di vaccinarsi contro il Covid, probabilmente con il farmaco Astrazeneca che, per ora, in Italia, è consigliato solo agli under 55. 

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