Vats, la chirurgia toracica video assistita: Monaldi avanti

Il corso di perfezionamento sulle tecniche ad alta specializzazione anche con anestesisti dedicati al servizio

Un reparto ospedaliero
Un reparto ospedaliero
Giovedì 24 Novembre 2022, 11:28 - Ultimo agg. 11:29
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La Chirurgia toracica dell’ospedale Monaldi diretta da Carlo Curcio è impegnata nel corso alla seconda edizione di "Thoracic anesthetic surgery learning pathway": lezioni di perfezionamento a numero chiuso destinato a chirurghi e anestesisti toracici provenienti da tutta Italia. Con l'obiettivo di approfondire le competenze chirurgiche e anestesiologiche necessarie per eseguire interventi con la tecnica Vats, la chirurgia toracica video assistita, una tecnica chirurgica mini-invasiva per il trattamento di alcune neoplasie polmonari.

«Si tratta di tecniche chirurgiche di altissima specializzazione per le quali è necessaria una costante formazione» spiega Curcio. «Siamo una delle poche strutture ad avere percorsi specialistici anche per quel che riguarda l’anestesia, non solo nella fase operatoria ma anche nella delicatissima fase del dopo intervento». Con valutazioni preoperatorie dedicate (anche con il sostegno di una moderna App - sviluppata in azienda - dedicata ai complessi calcoli per la funzionalità polmonare), monitoraggi intraoperatori all’avanguardia (come il controllo della percezione del dolore) e un reparto intensivo dedicato ai pazienti più fragili. Il tutto gestito da personale  coordinato da Antonio Corcione.  «Quest’anno, abbiamo voluto approfondire, attraverso simulazioni di colloquio, anche l’aspetto psicologico dei pazienti che devono affrontare un percorso terapeutico di Anestesia e chirurgia toracica affidando a Raffaella Manzo, una psicologa dell’azienda il compito di far comprendere quali sono gli strumenti a disposizione dei sanitari per comunicare al meglio con i pazienti e i caregiver» conclude Curcio. «L’azienda ospedaliera dei Colli si dimostra ancora una volta all’avanguardia nella gestione di pazienti complessi che devono affrontare un percorso diagnostico e terapeutico impegnativo», dichiara il manager Anna Iervolino.

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