Vele, appalto con maxi-ribasso
la demolizione slitta al 2018

Vele, appalto con maxi-ribasso la demolizione slitta al 2018
di Pierluigi Frattasi
Domenica 6 Agosto 2017, 10:35 - Ultimo agg. 21 Marzo, 22:42
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Slitta all’inizio del 2018 l’abbattimento delle Vele di Scampia. Il Comune di Napoli ha aggiudicato la gara per il progetto esecutivo della demolizione di tre delle quattro Vele superstiti e la riqualificazione di quella Celeste. A vincere il mega-appalto è la Rti composta dalla società napoletana Servizi Integrati srl, mandataria, dell’ingegner Nicola Salzano De Luna, con sede alla Riviera di Chiaia, e dalla 3Ti Progetti Italia Ingegneria Integrata spa, mandante, colosso dell’edilizia che opera in tutto il mondo, dall’Arabia Saudita, all’India, dalla Cina all’Europa dell’Est, con sede a Roma: a Napoli si è già occupata, tra le altre cose, della progettazione del Parco urbano di Bagnoli. 

L’associazione di imprese si è aggiudicata il bando con un’offerta da 408mila euro, con un ribasso del 39,25 per cento, rispetto ai 672mila euro a base di gara, e un’offerta tempo di 30 giorni contro i 50 del bando, sbaragliando le altre 5 concorrenti e ottenendo il punteggio più alto, pari a oltre 81 punti. Il ribasso era stato giudicato «anomalo» dalla commissione giudicatrice che poi ha dato l’ok dopo ulteriori integrazioni. Ma è già corsa contro il tempo. La deadline è fissata al 31 ottobre prossimo.

Entro quella data, infatti, come da convenzione tra Comune e Governo, l’amministrazione de Magistris dovrà presentare tassativamente il progetto esecutivo alla presidenza del Consiglio dei ministri, o si rischia di perdere i soldi. Sul piatto c’è il finanziamento da 18 milioni messi a disposizione dal governo Renzi per l’abbattimento delle Vele, nell’ambito del bando nazionale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia. Mentre gli altri 9 milioni necessari sono già coperti con i fondi del Pon Metro. Per un importo complessivo di 27 milioni.


Nel frattempo, però, Palazzo San Giacomo dovrà prima firmare il contratto con la società progettista vincitrice, cosa che non potrà avvenire prima di 35 giorni. Tempo utile per le ditte escluse per presentare i ricorsi, come previsto dal codice degli appalti. Resteranno meno di due mesi, quindi, per elaborare il progetto. Tempi sufficienti, secondo gli esperti, visto che si potrà fare affidamento come base di partenza su un progetto preliminare, già molto dettagliato, realizzato dagli uffici tecnici comunali. La parte più delicata e complessa sarà rappresentata dalla riqualificazione della Vela Celeste. Ma non finisce qui. Subito dopo la presentazione al Governo del progetto esecutivo, infatti, bisognerà indire il bando per effettuare i lavori di demolizione. Si tratterà di una gara europea che richiederà almeno un paio di mesi.

Presumibilmente, quindi, secondo il Comune i lavori dovrebbero partire entro la primavera 2018. All’inizio dell’anno prossimo si comincerà a smontare le parti esterne delle Vele. Gli edifici saranno spogliati e si cercherà di riutilizzare quanto più materiale possibile, come l’acciaio delle passerelle, ad esempio, nell’ottica di un intervento sostenibile e a basso impatto ambientale. Gli inerti edili potranno servire a riempire le voragini post-demolizione. Mentre l’amianto, che il Comune ha stimato essere in quantità decisamente ridotte, sarà bonificato. Alla fine, quindi, solo una minima parte del materiale di risulta dovrebbe essere portato in discarica. 

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