Whirlpool conferma che avvierà dal primo luglio la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento di Napoli, ma si dice disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione, sostenendo l'eventuale acquirente. Lo si apprende da fonti presenti al tavolo.
L'avvio della procedura dà 75 giorni di tempo per trovare un accordo tra le parti.
Whirlpool «ha confermato al tavolo di voler supportare i lavoratori e ho richiesto pertanto di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione e di evitare decisioni unilaterali come l'apertura di una procedura di licenziamento. Ci aspettiamo sia conseguente con quanto richiesto durante l'incontro dalle Istituzioni e dalle parti sociali per aprire un confronto costruttivo», dichiara la viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, facendo sapere che un nuovo incontro sarà convocato prima del 30 giugno e sottolineando che «oggi al tavolo è stato fatto un passaggio importante, le organizzazioni sindacali hanno aperto al confronto con l'azienda confermando di essere disponibili a discutere in merito al futuro dello stabilimento di Napoli con tutte le parti coinvolte».
Todde ribadisce che «il Mise non ha mai smesso di lavorare ad una soluzione che garantisse un piano industriale solido con la conseguente salvaguardia del perimetro occupazionale.
Laconico il commento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto a Tagadà su La7: «Questo forse è il governo più forte che abbiamo per numeri e autorevolezza eppure le parole sono al vento come quelle di prima. Questa è la testimonianza di come la politica nazionale non riesce a passare dalle parole ai fatti».
«Non riesco a capire - ha aggiunto - perché in questo Paese assume maggiore autorevolezza una multinazionale rispetto a un governo davanti a un accordo firmato e non rispettato». Secondo de Magistris, «un governo autorevole deve imporre il rispetto del patto».