Whirlpool Napoli, Adler e Hitachi nel consorzio per il salvataggio

Whirlpool Napoli, Adler e Hitachi nel consorzio per il salvataggio
di Nando Santonastaso
Mercoledì 13 Ottobre 2021, 23:30 - Ultimo agg. 15 Ottobre, 12:18
4 Minuti di Lettura

Il tavolo che conta è quello fissato per le 15,30 di oggi al ministero dello Sviluppo economico. Perché è l’ultimo, almeno finora, rispetto alla data già prorogata da Whirlpool per l’avvio delle procedure di licenziamento dei 327 dipendenti del sito di Napoli, ovvero domani 15 ottobre. Che poi sarà veramente l’ultimo è tutto da dimostrare alla luce di quella che per qualcuno rischia di diventare una sorta di partita a scacchi tra sindacati, multinazionale e costituendo Consorzio per la riconversione industriale dello stabilimento. Oggi, pare di capire, bisognerà trovare comunque un accordo sul futuro almeno a breve scadenza dei lavoratori che torneranno in gran numero ancora una volta nella Capitale per manifestare la loro legittima ansia per i nuovi scenari. 

E questa decisione non può che restare in capo alla Whirlpool, positivamente colpita dalla disponibilità di Invitalia di entrare a far parte del Consorzio e dunque più propensa, forse, del recente passato a non irrigidire i rapporti in questa fase.

Ma prima di parlare di una ulteriore e auspicabile sospensione delle procedure di licenziamento, è probabile che la multinazionale chieda garanzie importanti circa la realizzazione del piano di riconversione. Tecnicamente, oggi si potrebbe concordare una scadenza di 120 giorni (prevista peraltro dalle procedure di legge) entro la quale il Consorzio si impegna formalmente a costituirsi e ad avviare altrettanto concretamente la realizzazione degli interventi previsti (entro un anno quello che assorbirebbe il maggior numero di persone). In questo caso, la posizione dei lavoratori non sarebbe più a rischio immediato (verrebbe prorogata la gestione in Cassa integrazione) e si marcerebbe compatti verso il passaggio di consegne tra Whirlpool e i suoi successori. 

Ma un impegno temporale del genere richiede uno sforzo importante sia al Consorzio sia allo stesso ministero visto che l’esperimento messo in piedi dalla viceministra Todde e da Invitalia, e sul quale sta lavorando il manager napoletano Riccardo Monti per conto di un gruppo di aziende operanti in Campania sulla mobilità elettrica, non ha molti precedenti in Italia. È una novità organizzativa e di modello di sviluppo (che a quanto pare continua ad attrarre interesse da parte di imprese, oltre alle sette per ora certe) che si muove su percorsi delicati e che nessuno vuole rischiare di compromettere con fughe in avanti e indiscrezioni. L’obiettivo è un contratto di sviluppo su progetti di innovazione, sostenibilità e tecnologia capace di assorbire la manodopera (almeno quella che non accetterà gli incentivi per uscire) e che coinvolge varie realtà del territorio, dalla componentistica auto alla produzione di sediolini per treni. Filiere che a livello ferroviario fanno capo soprattutto ad Hitachi Rail e nell’automotive al gruppo Adler, come da tempo si è detto, anche se non è improbabile che alla fine queste due sigle industriali non entreranno direttamente nell’operazione.

Video

Di sicuro il Consorzio nella sua articolazione industriale sembra già a buon punto e l’ingresso nel capitale di Invitalia ne rafforza non poco la credibilità. E un fattore sono anche il clima di ripresa dell’economia che spinge le pmi attrezzate a investire e l’arrivo delle risorse del Pnrr al quale, non a caso, l’idea di Invitalia fa esplicito riferimento. Ma perché il Consorzio abbia la piena operatività i tempi devono essere ben calibrati: e 4 mesi forse possono anche non bastare. Di qui la delicatezza dell’operazione fiducia che è la vera questione al centro del tavolo ministeriale di oggi e che inevitabilmente coinvolge tutti i soggetti impegnati in questa complicata trattativa. Di sicuro a nessuno, forse nemmeno a Whirlpool, conviene considerare come unica prospettiva lo scenario peggiore, la conferma cioè da domani dei licenziamenti con tutto quello che ne conseguirebbe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA