«Napoli città libro» un po' autarchica e in cerca d'identità

«Napoli città libro» riparte senza uno degli editori che lo fondò, Diego Guida

«Napoli città libro» un po' autarchica e in cerca d'identità
«Napoli città libro» un po' autarchica e in cerca d'identità
di Giovanni Chianelli
Mercoledì 15 Marzo 2023, 11:00
4 Minuti di Lettura

Quando aprì, nel 2018, era il principale, ma anche l'unico o quasi, salone dell'editoria di Napoli. Oggi «Napoli città libro» resta orfano di uno degli editori che lo fondò, Diego Guida, e del sostegno della Regione che finanzia l'altra rassegna, «Campania libri». In programma dal 13 al 16 aprile alla stazione marittima, si presenta così alla quarta edizione ne ha saltata una nel 2022 in una versione autarchica, con prevalenza di scrittori campani, girovaga (cambia ancora la location per il quarto anno consecutivo) e in cerca di identità.

Ha di sicuro una veste autonoma: «Lavoriamo dal basso, con piccoli contributi della Camera di commercio e del ministero della Cultura tramite il Centro della lettura, più i privati tra cui Intesa San Paolo», spiega l'editore Rosario Bianco di Rogiosi che con Alessandro Polidoro dirige il salone. Manca il sostegno del Comune, che era stato ventilato e che faceva immaginare una divisione, sul genere salone di Manfredi vs salone di De Luca. «Non prendiamo fondi dal Comune, neanche per la logistica: paghiamo il fitto della stazione marittima» aggiunge l'editore. «Siamo consapevoli di essere meno forti economicamente dell'altra manifestazione.

Ma convinti di due cose: Napoli ha bisogno di tante iniziative per la promozione della lettura e della circolazione dell'editoria. E del fatto di avere organizzato un salone pieno di energie, protagonisti della scena campana, addetti ai lavori di profilo nazionale». 

«Napoli città libro» conta su autori napoletani ed esordienti ma oltre 100 editori, alcuni dei quali nazionali, che con i loro stand animeranno le giornate di attività. Lo scorso ottobre «Campania libri» ha ottenuto la presenza del premio Nobel Orhan Pamuk e molti scrittori nazionali ma latitavano le case editrici di rango. Forse sarebbe meglio accorpare le due manifestazioni in una sola ma di alto profilo, in grado di tenere testa a realtà forti come «Salerno letteratura» consolidatasi come prima manifestazione dell'editoria regionale. Per giunta c'è anche «Ricomincio dai libri» ad avere il ruolo di rassegna indipendente partenopea.

Intanto, il tema di quest'anno è «Tempeste», argomento «che sarà declinato nelle varie sezioni e nei libri che saranno presentati, in maggioranza nuove uscite», spiega Polidoro. L'edizione omaggia Piero Angela a cui è dedicata una sezione di filmati a cura di Rai teche. 

Nel programma spiccano le presenze di Giuseppe Montesano con Tre modi per non morire (Bompiani), Edoardo De Angelis che ha scritto a quattro mani con Sandro Veronesi Comandante (Bompiani), Paolo Di Paolo che presenta Inventarsi una vita (La nave di Teseo), Federico Palmaroli con Come dice coso (Rizzoli), Anilda Ibrahimi con Volevo essere Madame Bovary (Einaudi), Gabriella Genisi con la serie di libri su Lolita Lobosco (Marsilio) da cui è stato tratto l'omonimo sceneggiato Rai, Fuani Marino con Vecchiaccia (Einaudi).

C'è una sezione Strega animata dai candidati al premio: Romana Petri con Rubare la notte (Mondadori), Stefano Redaelli con Ombra mai più (Neo), Igiaba Scego, già vincitrice del premio Serao, con Cassandra a Mogadiscio (Bompiani), Michele Zatta - ideatore e autore della fortunata serie Rai «Mare fuori» - con Forse è un altro (Arkadia editore) - e Piero Balzoni con Vita degli anfibi: l'attesa che si tramuta in tempesta (Polidoro).

Maurizio de Giovanni partecipa con un reading - spettacolo sul suo personaggio più noto, il commissario Luigi Ricciardi, in questo periodo in prima serata Raiuno con la seconda stagione della serie; anche Lorenzo Marone cura letture dai suoi romanzi, mentre Viola Ardone, Carmen Pellegrino e Teresa Ciabatti sono protagoniste dell'incontro «Metamorfosi e travestimenti: la voce nei libri». 

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Tra gli ospiti nazionali anche Andrea Colamedici e Maura Gancitano, ideatori e fondatori del progetto di divulgazione culturale Tlon, e Marco Zapparoli, fondatore di Marcos y Marcos, con «Mostro Un podcast originale e di grande attualità». Da segnalare l'incontro sui 60 anni del Centro produzione Rai di Napoli con la presentazione di La Rai a Napoli. 1963 2023: sessant'anni di televisione all'ombra del Vesuvio (Rogiosi Editore) di Michelangelo Iossa.

Infine Polidoro annuncia la partnership tra «Napoli città libro» e la Fiera internazionale del libro di Calì, in Colombia: «L'anno prossimo Napoli sarà la città ospite di questo splendido festival, tra i principali dell'America latina». 

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