Armando Cesaro coordinatore di Italia Viva, c'è lo stop dei renziani

L'altolà di Buonajuto: «È una cosa che non si può decidere in un ufficio, va coinvolto il partito nazionale»

Armando Cesaro
Armando Cesaro
di Valerio Esca
Lunedì 6 Marzo 2023, 07:00
4 Minuti di Lettura

Brusca frenata all'avanzata di Armando Cesaro in Italia viva. Almeno per il momento l'ascesa dell'ex capogruppo regionale di Fi si infrange contro il muro dei renziani. Il no alla nomina di Cesaro alla guida del coordinamento provinciale di Iv è arrivato giovedì pomeriggio durante una riunione segreta, che si è tenuta lontana da occhi indiscreti negli uffici dell'assessore regionale all'Agricoltura Nicola Caputo, nell'isola A6 del Centro direzionale. Tra i presenti, oltre Caputo, i coordinatori provinciali di Iv Gabriele Mundo e Barbara Preziosi, il coordinatore regionale Ciro Buonajuto, da poco divenuto anche portavoce nazionale del partito, e il consigliere regionale Francesco Iovino.

La tavola è stata apparecchiata dall'ex consigliere comunale di Napoli, Mundo, oggi consigliere delegato di Armena (partecipata multiservizi della Città metropolitana - una sorta di Napoli servizi provinciale), che si è presentato alla riunione con un disegno ben preciso: rassegnare le sue dimissioni e far subentrare Cesaro. Una proposta stoppata immediatamente da Buonajuto, che ha rimandato la decisione al leader nazionale Renzi. «È una cosa che non si può decidere in un ufficio, va coinvolto il partito nazionale» è il ragionamento che è stato fatto a Mundo. «Non possiamo d'emblée sostituire il coordinatore provinciale come fosse un cambio di una semplice pedina nello scacchiere del partito. Non funziona così» sarebbe stato ribadito nel corso del faccia a faccia. Adesso la palla passa nelle mani di Matteo Renzi, che già durante l'ultima campagna elettorale per le Politiche - negli appuntamenti napoletani - ha più volte dribblato la domanda. Basti ricordare l'incontro con la stampa all'hotel Mediterraneo del 9 settembre scorso. Rispondendo ad un quesito sul possibile ingresso di Cesaro nel terzo polo, Renzi replicò: «Credo ad un progetto radicato sul territorio molto democratico rispetto naturalmente alle scelte che faranno le persone (Cesaro, ndr). Dovete chiederlo a loro naturalmente. Su questo non sono in grado di poter rispondere». Il semaforo rosso arrivato dal partito pochi giorni fa non è una presa di distanza da Cesaro, che con Iv flirta ormai da due anni. Non è certo un mistero il suo impegno per il Terzo polo alle elezioni per il rinnovo del parlamento di qualche mese fa, tantomeno il lavoro dietro le quinte portato avanti alle comunali del 2021 con il progetto Azzurri-Napoli viva. Una lista civica coordinata e composta da ex di Forza Italia e andata a braccetto con Iv. Ottenendo tra l'altro un ottimo riscontro e l'elezione di due consiglieri comunali: Anna Maria Maisto (compagna di Mundo) e Massimo Pepe, pupillo di Cesaro, oggi presidente della commissione Urbanistica di via Verdi. 

Video

Quella di Cesaro è considerata una presenza ingombrante in termini elettorali e la scelta di affidargli il partito a Napoli e in provincia va comunque ponderata. L'ex azzurro ha una rete territoriale non indifferente: alle regionali del 2015 riuscì a portare a casa quasi 30mila preferenze. Alle elezioni successive decise poi di non ricandidarsi a causa della fatwa di Fi e della Lega. Dopo aver ceduto il passo al fuoco amico degli uomini di Berlusconi all'ombra del Vesuvio si è messo in cerca di una nuova casa. Prima ha sostenuto la candidatura di Gaetano Manfredi a sindaco, con la lista costruita insieme a Stanislao Lanzotti, poi ha cominciato a dialogare con i renziani. «Non c'è nessun veto, ma è una valutazione che bisogna fare con Renzi.

Se Cesaro deve avere un ruolo nel partito devono deciderlo da Roma» fanno sapere dal partito. Mundo è comunque pronto a cedere il passo all'amico Armando. Si ipotizza già una possibile accoppiata per le prossime Regionali: Cesaro-Maisto, che dal consiglio comunale potrebbe approdare in Regione. L'assessore Caputo potrebbe invece optare per la corsa all'europarlamento il prossimo anno, incassando il sostegno sia di Cesaro che di Mundo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA