Berlusconi a Napoli, folla di fan sul lungomare: «Presidente, deve comprare il Napoli»

Berlusconi a Napoli, folla di fan sul lungomare: «Presidente, deve comprare il Napoli»
di Valerio Esca
Lunedì 23 Maggio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 24 Maggio, 18:00
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«Grazie presidente. Compri il Napoli». E poi è partito il coro rivolto alla sua compagna, la deputata Marta Fascina: «Marta-Marta». Così Napoli saluta Silvio Berlusconi, che ieri è tornato ad Arcore dopo la due giorni in città per la convention di Forza Italia. Ha lasciato l'hotel Santa Lucia sul lungomare alle 11,40, dopo colazione e alcuni incontri con imprenditori e politici locali. Un video pubblicato sul profilo Instagram dell'ex premier, con il messaggio «Arrivederci Napoli», mostra il bagno di folla che davanti all'albergo lo ha salutato con applausi e cori. «Vai Silvio» grida qualcuno; «Se il numero uno» grida un altro. E ancora: «Silvio sei bello». Non mancano gli apprezzamenti per la Fascina: «Marta sei bellissima». Il Cavaliere prima di entrare in auto ha gridato ai fans «Grazie, tanti auguri a tutti».

Un weekend napoletanissimo per Berlusconi: tra scialatielli alle vongole, mozzarella bufala con pomodorini, gamberi fritti, il tutto accompagnato da un Fiano dell'alta Irpinia, e ancora babà e pizza personalizzata di Gino Sorbillo. Poi però è il tempo della politica, della convention degli azzurri alla Mostra d'Oltremare e degli incontri con i rappresentanti napoletani del partito. Ieri mattina Berlusconi ha avuto un faccia a faccia amichevole con l'industriale Antonio D'Amato, accompagnato da sua moglie Marilù Faraone Mennella. Un quarto d'ora in cui si sono affrontati temi economici e poi un abbraccio in ricordo dei vecchi tempi. D'Amato, ex vertice di Confindustria nei tempi d'oro del berlusconismo, disse no al Cavaliere che voleva a tutti costi candidarlo nelle liste del Pdl nel 2008. Corteggiato a lungo per una candidatura a sindaco di Napoli con il centrodestra anche alle ultime comunali. Il presidente di Fi ha poi incontrato i tre consiglieri comunali di Napoli Salvatore Guangi, Iris Savastano e Domenico Brescia, giusto il tempo di una foto.

Assente Bianca D'Angelo, alla quale Berlusconi ha dato appuntamento a Rotterdam per il congresso del Ppe. I tre consiglieri hanno avuto però modo di dialogare in questo weekend con la senatrice Licia Ronzulli, fedelissima di Berlusconi. Un segnale importante, che certifica come i riverberi dei mal di pancia napoletani siano approdati alla corte del Cavaliere. 

 

La nota politica di questa due giorni è la prova di forza riuscita del coordinatore cittadino e coordinatore regionale vicario Fulvio Martusciello. C'è chi già intravede all'orizzonte una rivoluzione delle cariche a livello regionale. Martusciello potrebbe scalzare l'attuale coordinatore campano Domenico De Siano, potendo contare sul suo rapporto privilegiato con il vicepresidente e coordinatore nazionale Antonio Tajani e con la Ronzulli, alla quale Berlusconi ha affidato di fatto le chiavi del partito. Non c'è ancora un terremoto, ma si avvicina il momento della resa dei conti. Attendista l'ala di riferimento della ministra per il Sud Mara Carfagna, alla quale l'ex premier ha riconosciuto il grande lavoro svolto per il Pnrr: «Se il 40% delle risorse del Pnrr andranno al Sud lo dobbiamo all'impegno del ministro Carfagna». 

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All'ombra del Vesuvio, così come a livello nazionale, c'è da mettere ordine in un partito dilaniato dagli scontri interni. Da una parte Martusciello, che prosegue la sua ascesa; dall'altro la famiglia Cesaro. Il deputato Luigi e suo figlio Armando, ex capogruppo di Fi in Regione, possono contare ancora su molte preferenze. Cesaro senior è stato presente alla due giorni in Mostra d'Oltremare, ma sicuramente più defilato rispetto a Martusciello che ha troneggiato in tutto il weekend. Poco spazio anche per il coordinatore regionale De Siano, che ha richiamato il partito «all'unità» con un vero e proprio appello per un patto di non belligeranza. Diverso il discorso per Cesaro jr, che Tajani ha di fatto messo alla porta meno di un mese fa, proprio durante la conferenza stampa di presentazione della convention di Napoli. 

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