Bonisoli boccia la ruota panoramica di Pompei: «Non se ne parla proprio»

Bonisoli boccia la ruota panoramica di Pompei: «Non se ne parla proprio»
Giovedì 28 Marzo 2019, 11:31 - Ultimo agg. 29 Marzo, 07:19
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Una ruota panoramica «sognata» dal sindaco, ma bocciata senza appello dal ministro della cultura. È il progetto che avrebbe voluto portare i turisti del Parco Archeologico di Pompei a 60 metri dal suolo, per ammirare dall'alto la città riemersa dalla lava del Vesuvio dopo l'eruzione del 79 dopo Cristo. Offrendo un panorama di sicura suggestione tra l'azzurro del cielo e quello del golfo di Napoli, con le isole di Ischia e di Capri, i faraglioni, la valle verde del vulcano «sterminatore», la cupola con il campanile del Santuario mariano. Certo, la città degli Scavi vista dall'alto è uno spettacolo che toglie il fiato. E, non a caso, finora, il campanile della basilica dedicata alla Beata Vergine del santo Rosario, a 82 metri di altezza, è stata la tappa imperdibile del turista che, con un biglietto di soli 3 euro, può salire in cima al pinnacolo con un comodo ascensore, per restarci tutto il tempo che vuole.

Al sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, la proposta di Hendrik Boos, titolare dell'impresa tedesca «Iesse International Strategies» che ha già realizzato la stessa ruota panoramica a Salerno, era piaciuta. Al punto che, pur considerando «le difficoltà relative ad eventuali autorizzazioni da parte degli enti e degli organismi interessati (Soprintendenza Archeologica, Vigili del fuoco, Comune, Commissione Vigilanza Pubblico Spettacolo ed altri), a causa dei numerosi vincoli presenti nel nostro territorio», non aveva esitato ad appoggiare il progetto della «giostra» che pare prevedesse anche un'opzione vip con calici di champagne a bordo.

L'interesse suscitato dall'iniziativa era stato accolto favorevolmente dagli operatori turistici. Ma non da chi ha a cuore il patrimonio Unesco. La pesante ruota panoramica richiede una base di cemento armato di notevole impatto per poterne reggere il peso e assicurarne la stabilità. Un'opera di tale dimensione, di fronte agli Scavi, in un'area dove provando a scavare si trova sempre qualche reperto è a dir poco spregiudicata. Secondo le notizie circolate, il progetto «Wheel of Pompei» prevedeva l'installazione della ruota nel parcheggio del centro commerciale Carrefour, di fronte all'ingresso (al momento chiuso) del Teatro Grande, in via Stabiana.

«Non se ne parla proprio», ha tagliato corto oggi il ministro commentando le polemiche esplose su quotidiani e social. «Ai nostri uffici non è arrivata nessuna richiesta, ma se arrivasse la rispediremmo al mittente». Un no deciso e senza appello, come quello per le ambizioni della Regione Lombardia nei confronti di Brera, che «deve rimanere allo Stato». «È un museo che ha una tale importanza che è difficilmente riconducibile al territorio», spiega il ministro cinquestelle ai microfoni di Agorà, sui Rai3. «Altro discorso - aggiunge - sono per esempio le incisioni rupestri in Val Camonica, per le quali stiamo aprendo un discorso. Ma la Pinacoteca di Brera no, l'ho già spiegato all'assessore».
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