Città della Scienza, la scossa di Carfagna: «Azzerare il contenzioso e la colmata va rimossa»

Città della Scienza, la scossa di Carfagna: «Azzerare il contenzioso e la colmata va rimossa»
di Luigi Roano
Mercoledì 8 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 20:00
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Mara Carfagna - il ministro per il Sud - è stato l'architetto della nuova governance di Bagnoli che a quasi trent'anni dallo spegnimento dell'ultimo altoforno è ancora un'area post industriale con un presente da deserto dei tartari, ma questa volta con un futuro a breve e medio termine incoraggiante. La Carfagna ha individuato nel sindaco - in questo caso Gaetano Manfredi - il commissario con ampi poteri per accelerare sulle bonifiche e quale controllore dell'attuazione del Piano di rigenerazione urbana sottraendo a Invitalia - l'agenzia statale per lo sviluppo e gli investimenti - soggetto attuatore della nuova Bagnoli, un considerevole pezzo di potere e ricollocandolo in sede, cioè a Napoli. Nella sostanza la Carfagna così ha inteso superare la pesante e lenta burocrazia della Capitale e allo stesso tempo responsabilizzare gli enti locali. Questa la cornice dentro la quale il ministro ha convocato ieri a Città della scienza la prima Cabina di regia con il sindaco commissario. E quello che è venuto come primo dato concreto, è la scelta della nuova location della Fondazione Idis-Città della Scienza proposta del presidente dello Science centre Riccardo Villari. Vale a dire nel parcheggio adiacente lo stesso sito. La formalizzazione avverrà nella prossima Cabina di regia probabilmente già a luglio ma il dato politico è che tutti gli attori istituzionali - Stato, Governo, Comune e Regione - hanno dato il via libera. Intesa forte anche sul Piano di rigenerazione urbana e la bonifica degli arenili e una nuova voce nella travagliata storia della ex fabbrica del ferro: la bonifica dei contenziosi. Vale a dire azzerare tutte le cause in corso trattandosi di cause del pubblico contro il pubblico. Ma la notizia di giornata è la rinascita di Città della Scienza. «Possiamo finalmente parlare di ricostruzione - dice la titolare del dicastero per il Sud - la proposta del presidente Villari è assolutamente praticabile e dobbiamo fare presto per non perdere i finanziamenti che ci sono sul fondo Sviluppo e coesione: abbiamo già concesso la proroga di un anno, ora per fine 2022 bisogna cantierizzarli altrimenti il rischio di perderli è elevato». E si tratta di 32 milioni anche se per la ricostruzione a disposizione ce ne sono complessivamente 65. Ancora il ministro: «Si tratta di un'area che non ha bisogno di essere bonificata come invece l'altra che era stata individuata e, quindi, credo che questa sia la soluzione migliore, quella che avvicina la ricostruzione di Città della Scienza dopo quasi dieci anni da quel terribile rogo, grazie ad una ritrovata intesa tra le amministrazioni che siedono al tavolo della cabina di regia». «Devo dire - racconta ancora la Carfagna - che questa Cabina di regia rispetto all'altra che ho presieduto l'anno scorso e che mi aveva molto preoccupata e che ha determinato il mio attivismo per cambiare le norme per introdurre una nuova governance, è una Cabina di regia completamente diversa. Sono rasserenata, ottimista, fiduciosa, non lo ero assolutamente un anno fa e penso che ci siano le condizioni per fare un buon lavoro». A proposito di bonifica come quella degli arenili il ministro ha le idee chiare: «Una priorità assoluta, come la rimozione della colmata, per restituirli quanto prima alla fruizione dei napoletani». Il ministro affonda il colpo sul contenzioso: «È in atto - dice - un processo che dovrebbe concludersi positivamente a breve che ci porterà a liberare l'area di Bagnoli dall'enorme mole di contenzioso che in questi anni ha rappresentato un ostacolo alla riqualificazione del sito e anche un ostacolo rispetto a investimenti imprenditoriali».

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La materia del contenzioso - in ballo ci sono centinaia di milioni - è in mano al vicecommissario Dino Falconio che ha definito così lo stato dell'arte: «È una singolare partita di giro della contabilità pubblica, questo è il contenzioso di Bagnoli».

Cosa significa? Un groviglio di cause che vede protagonista pubblico contro pubblico a iniziare dal fallimento della Bagnolifutura, passando per l'Autorità portuale, proprietaria di suoli demaniali che dovrebbe bonificare, lo stesso commissariato di Governo retto da Manfredi, Invitalia che si rivale contro tutti gli altri soggetti per arrivare alla causa tra Finteca e Comune. Fintecna ha ceduto i suoli ex Italsider a Palazzo San Giacomo attraverso la Bagnolifutura ma accampa pretese per 80 milioni e il Tribunale gli ha dato ragione. Oggi la fallimentare - presidente Gianpiero Scoppa - si esprimerà su questo punto. Se Fintecna rinuncerà a parte delle sue pretese riducendo l'aggravio per il Comune si innescherà un meccanismo dove ciascuno cederà parte dei crediti e dei debiti. «L'idea - chiosa Falconio - è di azzerare tutti i contenziosi e far diventare le ragioni di questo conflitto occasione dei soggetti interessati di contribuire in un equilibrio economico alla bonifica». 

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