Città della scienza, in Tribunale la lite tra sindaco e prof Ventre

Città della scienza, in Tribunale la lite tra sindaco e prof Ventre
di Valerio Esca
Martedì 12 Febbraio 2019, 07:00
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Finisce in tribunale la querelle tra il sindaco Luigi de Magistris e il direttore della Apple Academy e docente universitario della Federico II Giorgio Ventre. Il primo cittadino ieri, attraverso il suo profilo Facebook, ha reso noto che per il 27 dicembre prossimo è fissata l'udienza, presso il giudice monocratico del Tribunale di Napoli, nella quale comparirà «come persona offesa dal reato di diffamazione» nei confronti di Ventre.
 
Il post incriminato del professore di ingegneria dell'ateneo federiciano risale al 20 luglio 2017, il giorno successivo alla storica firma del programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana di Bagnoli, sancito dall'accordo inter-istituzionale tra Governo, Regione Campania e Comune di Napoli. Ventre contestò al sindaco la sottoscrizione di un atto che prevedeva tra le altre cose la delocalizzazione del museo di Città della Scienza, incendiato il 4 marzo 2013, in uno dei siti di archeologia industriale dell'are ex Italsider. Una decisione che diede vita ad un braccio di ferro senza precedenti, tra gli enti coinvolti nell'accordo e i vecchi vertici della Fondazione Idis.

«Dopo aver fatto perdere tempo prezioso in una polemica assurda scrisse l'accademico sulla sua pagina Facebook - oggi de Magistris accetta tutto. Tranne una cosa: pretende da camorrista che è una vittoria simbolica, che sia una pur minima giustificazione alla sua stupidità. L'arretramento di Città della Scienza con il mantenimento (udite, udite) delle rovine del Museo della Scienza incendiato dai suoi compari. Napoli così non potrà avere un Museo della Scienza incastonato nella spiaggia e perderà un attrattore turistico pazzesco sul quale fare sviluppo così come Città della Scienza fa da anni. Il male che questo cialtrone ha fatto alla città è incalcolabile». Parole dure alle quali l'ex pm ha preferito rispondere attraverso un'azione legale. «Così si esprime un formatore della nostra Università ha rimarcato ieri de Magistris - Frasi riferite alla mia attività su Bagnoli che ha portato allo storico accordo interistituzionale che il Governo in queste settimane si è impegnato a finanziare ed attuare rapidamente».

Il direttore della Apple Academy ha commentato così sulla pagina del sindaco de Magistris: «Caro Sindaco, io amo questa città in maniera viscerale, totale, appassionata. Io sono convinto che lei, rimangiandosi l'accordo sulla localizzazione di Città della Scienza ha fatto un danno enorme non solo a questa splendida nostra realtà, avviando la crisi che la sta attanagliando, ma anche alla città intera. Prendendo una decisione in maniera assolutamente autocratica. Rivendico quindi pienamente il diritto di avere difeso quello in cui credo. E rivendico il diritto di usare parole forti, giustificate pienamente dalla gravità delle scelte da lei fatte. Peraltro la invito a leggere su un qualsiasi dizionario le definizioni delle parole da me usate».

Lo invita infine ad un confronto: «Quando lei si vorrà confrontare su questo tema sono a sua disposizione. A distanza di diversi mesi vedremo se la mia reazione è stata improvvida o solo una anticipazione di quello che poi è davvero accaduto».

Il programma per il rilancio di Bagnoli prevede sostanzialmente un nuovo assetto della linea di costa, con un raccordo tra gli arenili esistenti. Lungo la spiaggia, nel salto di quota derivante dalla demolizione della colmata, troveranno posto volumi commerciali, mentre scompare quello che resta dello Science Centre di Città della Scienza (distrutto dalle fiamme la sera del 4 marzo 2013), e che sarà ricostruito alle spalle dei volumi già esistenti del polo di ricerca e divulgazione scientifica. Saranno inoltre rimossi tutti i pontili, ad eccezione del Pontile Nord che sarà arricchito da una caffetteria. Infine, punto cruciale per l'amministrazione comunale è quello relativo alla spiaggia pubblica, che sarà lunga 2 chilometri e larga da 60 a 120 metri. Nel progetto sono previsti anche un porto turistico, nuclei di archeologia industriale, alberghi, un enorme parco naturale e appunto un polo di ricerca scientifica. Una scelta, quest'ultima, che sollevò allora un ginepraio di polemiche senza precedenti. Uno scontro che in realtà non si è mai placato, in un'eterna sfida che vede al centro della contesa lo scheletro polverizzato dello Science Centre.
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