Comunali, Rosato: «Napoli, il Pd punti alle primarie; per Italia Viva c'è Migliore»

Comunali, Rosato: «Napoli, il Pd punti alle primarie; per Italia Viva c'è Migliore»
di Luigi Roano
Domenica 11 Aprile 2021, 10:11 - Ultimo agg. 12 Aprile, 09:16
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Ettore Rosato - vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Iv - voi renziani sul candidato sindaco di Napoli come vi muoverete? In solitaria, in coalizione o cosa?
«Il Pd - con il suo responsabile nazionale enti locali Francesco Boccia - ha detto che i candidati per le amministrative si scelgono con le primarie. Per noi non c'è problema. A Napoli tra gli altri abbiamo una personalità politica, preparata, competente, innamorato della sua città come Gennaro Migliore a cui chiederemo di essere disponibile per scendere in campo».


Napoli non ha una tradizione positiva quanto alle primarie Pd: dai cinesi in fila alle monetine non sono sempre riuscite bene non è un azzardo?
«Le ha lanciate il Pd per tutte le città lo hanno appena ribadito anche per Bologna. È una modalità di scelta resa complicata dalla pandemia, ci organizzeremo. È evidente che le primarie definiscono anche il perimetro della coalizione, un perimetro che per noi è quello tracciato dalla maggioranza di Governo alla Regione».


Vale a dire senza il M5S?
«Mi sembra chiaro: è un perimetro vincente e naturale».


Il Pd spinge - tuttavia - per l'alleanza con il M5S specialmente a Napoli come se ne esce?
«Il M5S è la riedizione del governo De Magistris, con tutte le conseguenze che questo comporta.

Non fa per noi».


E se alle primarie si presentasse uno del M5S?
«Non mi sembra che sia necessario discutere di ipotesi fantasiose».


Vale lo stesso anche per Bassolino?
«Bassolino è una personalità che ha contribuito a scrivere pagine positive della storia della città, spero ci partecipi alle primarie».


Il sindaco de Magistris schiera Alessandra Clemente e se si presentasse pure lei alle primarie?
«La discontinuità rispetto alla gestione de Magistris deve essere un elemento distintivo della coalizione e del futuro sindaco».


A Napoli i deluchiani e il Pd - che non sono sempre la stessa cosa - sono però d'accordo su un punto: il candidato sindaco per Napoli non deve essere frutto di una spartizione politica tra Pd e M5S. Iv come si colloca in questo scenario?
«Per prima cosa Napoli è un interesse dei napoletani, noi siamo interessati che quella che è la naturale capitale europea del Mediterraneo, con una vocazione straordinaria messa da parte da anni di un'amministrazione incompetente, possa ripartire. Detto questo, non c'è equilibrio nazionale che tenga rispetto alla fatica da mettere in campo tutti per consentire a Napoli di non osservare altre opportunità che svaniscono, a cominciare dalle risorse per il recovery».


Ecco, una personalità molto ingombrante è quella del governatore Vincenzo De Luca...
«De Luca è un risorsa vera, non è esente da errori come chiunque di noi, ma governa con amore e passione. Non vedo come si possa esimersi dal suo contributo per i prossimi passaggi elettorali in Campania, non si vota solo a Napoli».


Tuttavia, De Luca sulla gestione della pandemia non è stato ineccepibile e attacca pure Draghi sui vaccini.
«Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare seriamente. I problemi tra Stato e Regioni ci sono. Frutto degli errori del governo Conte e di un certo regionalismo inutile e ha sbandato anche sulle priorità nelle liste di vaccinazione. E su questo le direttive nazionali oggi impostate da un uomo come il generale Figliuolo vanno rispettate e assecondate».


Torniamo a Napoli: c'è ancora spazio per evitare le Primarie?
«Lo spazio politico c'è sempre, le primarie si fanno quando in campo ci sono più candidati e non si trovano soluzioni».


Sarò più diretto: cosa chiede Iv per sentirsi soddisfatta?
«Non abbiamo bisogno di essere accontentati: vogliamo vincere le elezioni con una persona capace di amministrare bene la città».


Gaetano Manfredi - l'ex ministro del Governo Conte - è uno dei nomi che si fanno per Napoli che ne pensa?
«Ho moltissima stima di Manfredi. Di personalità autorevoli e competenti Napoli ne ha molte e ne ho letto le ipotesi di candidatura anche sul vostro quotidiano. Ma quello che serve è un nome di sintesi con le caratteristiche giuste. Noi diamo un contributo in questa direzione».


E se il candidato fosse Roberto Fico?
«Fa già il Presidente della Camera e mi sembra si sia dichiarato sempre alternativo alla nostra maggioranza regionale».


Presidente Rosato, una cosa è certa, chiunque farà il sindaco erediterà una situazione pesantissima sotto tutti gli aspetti a iniziare da quello economico: è questo un dato di partenza per la scelta del candidato?
«Noi non dimentichiamo mai un secondo che siamo nella più grave emergenza economica dal Dopoguerra, che l'emergenza educativa è sotto gli occhi di chiunque guardi con attenzione i nostri ragazzi isolati e privi di scuola e socialità da oltre un anno. Qualsiasi decisione verrà presa in questa cornice e Napoli è una città che sull'economia soffre più delle altre. Turismo, commercio e ristorazione sono settori tra i più colpiti e devono tornare a essere trainanti nell'economia della città».

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