Coronavirus in Campania, De Luca non fa sconti: «Pasqua a casa, fatevi la pastiera»

Coronavirus in Campania, De Luca non fa sconti: «Pasqua a casa, fatevi la pastiera»
di Adolfo Pappalardo
Domenica 5 Aprile 2020, 08:30 - Ultimo agg. 13:20
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Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza il governatore De Luca fa intravedere uno sbocco temporale: «Se saremo tutti responsabili, da dopo Pasqua, dal 20 aprile o da fine aprile possiamo cominciare realisticamente a pensare a una seconda fase nella vita del nostro paese».

«Ma tutto è legato all'evoluzione dell'epidemia», avverte. «Non facciamo come è accaduto a Hong Kong e in qualche regione della Cina - aggiunge De Luca nella sua diretta Fb - dove avevano quasi azzerato il contagio, hanno allentato i freni e dopo neanche due settimane si è ripresentato il contagio. Noi dobbiamo azzerare il problema se vogliamo stare tranquilli in attesa di poter utilizzare il vaccino». E quindi bisogna vedere cosa accadrà dalla prossima settimana. «Avremo due fine settimana decisivi, sono 10-15 giorni di sacrificio e potremo sapere se davvero abbiamo imboccato la strada discendente, Poi un poco alla volta possiamo riprendere le attività produttive, magari in settori nei quali è possibile tutelare i lavoratori ed evitare la diffusione del contagio», spiega De Luca che con i suoi si mostra fiducioso. E se le due prossime settimane fileranno lisce il governatore sarebbe pronto a dare il via libera almeno alla riapertura di alcune aziende. Sempre nel rispetto delle norme, ovviamente. Un modo per allentare la presa con le misure restrittive e dare un salvagente psicologico ai campani.
 


Rivolge poi un appello ai cittadini campani ad essere responsabili nel rispettare le misure di contenimento ricordando come in Campania ci sono aree dove c'è la concentrazione abitativa tra le più alte in Europa con maggiori rischi da una diffusione piu' ampia del contagio. «Ci avviciniamo a Pasqua, vi faccio gli auguri anticipati - dice il governatore rivolgendosi ancora ai cittadini - ma è un periodo delicato, nessuno pensi di rilassarsi, perché rischiamo di perdere tutto». E quindi: «Restiamo in casa. Reimpariamo a fare pranzi come quelli che ci venivano offerti dalle nostre madri e dalle nostre nonne: impariamo a fare i dolci e le pastiere a casa, impegnatevi, le prime pastiere conclude senza rinunciare alle battute - magari saranno una zozzeria ma quelle successive verranno meglio. L'importante è che rimaniamo chiusi in casa».

Quanto alle cifre, il bilancio della giornata fa registrare 132 nuovi contagi in Campania (ieri l'altro erano stati 151) sui 1.605 tamponi eseguiti. Il totale dunque dei positivi in regione sale a 2.960, a fronte di complessivi 23.139 tamponi. I deceduti passano da 181 a 186. 

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